Cancelleria del Palazzo Mercantile con l'allegoria del "diritto di scambio" |
Al Palazzo Mercantile di Bolzano - antica sede del Magistrato Mercantile istituito nel 1635 dall'arciduchessa Claudia de' Medici reggente del Tirolo - verrà inaugurata la mostra dedicata alle opere del pittore barocco Ulrich Glantschnigg (18 agosto 1661 a Hall - Bolzano 1722).
Glantschnigg Ulrich, Pausa dei cacciatori, collezione privata |
A Bolzano trascorse la maggior parte della sua vita, dove realizzò le sue opere più importanti. Per questo viene considerato, a tutti gli effetti, un pittore bolzanino.
Dapprima fu mandato a lavorare in una bottega di Bolzano e a Merano, poi a Venezia da Carl Loth - detto anche Carlotto - , dove rimase per 6 anni. Soggiornò anche a Roma, in Svizzera e in Baviera.
Nel 1686 si stabilì definitivamente a Bolzano, si sposò con Anna Tasser da cui ebbe 5 figli, quattro dei quali morirono in tenera età: rimase solo la figlia Anna che entrò poi in convento. Nel 1694, dopo la morte della sua prima moglie, si risposò con Maria Magdalena Reichhalter. Anche da lei ebbe 5 figli, tre femmine, delle quali ne visse una, e due maschi (Josef Anton e Johann Ulrich) che seguirono le orme del padre.
Glantschnigg fece suoi gli elementi tipici dei "Tenebrosi" e del "post-caravaggismo", riuscendo a sviluppare un suo stile personale.
Purtroppo non fu abile nel gestire i suoi affari, infatti, nonostante sul suo testamento risultino inventariati 101 dipinti, tolti i debito, rimasero alla moglie 23 fiorini e la casa nell'attuale via Museo.
La grande mostra che si terrà dal 20 novembre 2013 al 31 ottobre 2014, presso il Palazzo Mercantile.
Sul soffitto di una sala si potrà ammirare "l'allegoria del diritto di scambio", dipinto che evoca l'introduzione della cambiale al posto del pagamento in denaro negli scambi commerciali, privilegio concesso da Claudia de' Medici. (il vecchio alato è il dio Crono che sorregge il globo e una falce, mentre il giovane raffigura Mercurio dio del commercio. I putti mostrano le cambiali)
Qui si trovano altre sei tele, da sempre esposte, ma se ne aggiungeranno molte altre che si potranno ammirare per la prima ed unica volta. Completeranno l'elenco le opere esposte nel Duomo di Bolzano che rappresentano: Santa Caterina, San Floriano e San Eligio e un'Adorazione dei Magi.
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