... Il treno intanto aveva seguito il suo corso e dopo una breve curva per Algund, arrivarono a Marling. Scesero. Il sole era allo zenit, caldo, luminoso. Valerie si fermò un momento abbagliata e guardò con emozione, come ogni volta che veniva, la piccola stazione in miniatura: due colonnine di legno intarsiato dipinto di bianco a sostegno della tettoia anch'essa di legno che proteggeva l'ingresso dalla parte della ferrovia. Tutto lì. In realtà si trattava di una delle tante stazioncine costruite tutte eguali lungo la linea che da Merano va fino a Mals. Ognuno però aveva qualcosa di caratteristico, una propria originalità che la distimgueva dalle altre. Qui a Marling erano i vasi di terracotta traboccanti di fiori posti ai lati della porta d'ingresso, la vegetazione lussureggiante, la vista su Merano, tutto l'insieme a dare unicità al luogo...
(tratto dal romanzo: Teatro di Ombre di Ada Zapperi Zucker. ed. Helicon)
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