sabato 24 novembre 2012

Krampus, maschere e cartoline, al Museo Civico e Galleria Civica di Bolzano

Il Diavolo/Krampus  accompagna San Nicolò, la sera tra il 5 e il 6 dicembre, di casa in casa a portare doni ai bambini o mentre cammina per il centro storico di Bolzano.

Nelle zone alpine di cultura tedesca (Alto Adige, Austria e Baviera e con qualche influsso anche in Friuli Venezia Giulia) “Nikolaus” e “Krampus” fanno parte delle festività dell’Avvento. I bambini bravi per l’occasione ricevono piccoli doni e dolci, mentre i bambini cattivi possono solo aspettarsi una frusta e del carbone.  


L'origine di questo rito come per molte tradizioni, anche quella del “Krampus” si perde nella notte dei tempi. Gli esperti pensano che possa far parte dei tanti riti pagani (forse celtici) dell’eterna lotta tra il bene e il male, tra l’inverno e la primavera, tra il buio e la luce, che con la cristianizzazione sono stati “adattati”.
Così al “Krampus” (il cattivo, il buio, la morte) si affianca San Nicolò, cioè San Nicola di Mira, patrono di Bari (la luce, il bravo, la vita).


Perché il diavolo si chiama “Krampus”? “Teufel”, sarebbe il corrispettivo in tedesco (nel dialetto altoatesino chiamato “Tuifl” o “Toifl”), ma il nome è da imputare probabilmente ad una provenienza bavarese, “Krampn” ovvero qualcosa di morto, putrefatto, asciutto o passato.
 
Durante il periodo dell’Inquisizione il rito del diavolo era stato proibito. Tuttavia è sopravvissuto in alcune vallate molto remote. Risalgono attorno al XVII secolo  le prime notizie sull’inizio della tradizione della visita nelle case e nei masi di San Nicolò per augurare bene e proteggere i bambini.
Il santo era accompagnato dai diavoli, che incutevano paura ai bambini cattivi. Dalla metà del XIX secolo si hanno notizie del ritorno ufficiale dei cortei e delle corse dei “Krampus”, di cui possono far parte solo ragazzi e uomini giovani.



La mostra di Bolzano dal 24 novembre 2012al 24 febbraio 2013 si divide tra due sedi, il Museo Civico e la Galleria Civica, ripercorre attraverso antiche  maschere popolari provenienti dall’Alto Adige e dal Tirolo in una vasta raccolta di vecchie cartoline, il culto del “Krampus” nella popolazione locale.
Mentre le maschere incutono timore, le cartoline sono spesso anche divertenti, scherzose e... non solo!  (www.comune.bolzano.it/cultura)


  • Museo Civico è esposta la collezione di ben 66 maschere storiche in legno risalenti al XVIII e al XIX secolo, utilizzate in occasione di varie feste popolari. Le maschere rappresentano diavoli e Krampus, oltre alla bonaria figura di San Nicolò. 
  • Galleria Civica sono esposte 250 cartoline storiche della serie "Gruss vom Krampus" che richiamano dal periodo della guerra alla politica e alle lotte sociali, all'infanzia, alla tecnologia, alla società contemporanea.
  

Le mostre si possono visitare dal 24 novembre 2012 al 24 febbraio 2013 dal martedi alla domenica e festivi (eccetto il 24-25-26 dicembre e il 1 gennaio 2013), dalle ore 10,00 alle 18,00.

"Dove c'è molta luce, l'ombra è più nera"
J. W. Goethe, 1773

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