La baronessa Gertrud von Le Fort (Minden 1876-Oberstdorf 1971), famosa scrittrice tedesca, fu rampolla di una nobile famiglia ugonotta, trascorse l'infanzia nel Meclemburgo, dove venne educata da precettori privati.
Fortemente condizionata dalle convenzioni sociali, all'età di 31 anni venne ammessa in qualità di uditrice all'Università di Heidelberg e in seguito a Berlino, in un'epoca in cui gli atenei erano una roccaforte maschile.
Frequentò le lezioni di teologia, storia e filosofia, iniziando un percorso che sfociò nella sua conversione al cattolicesimo dopo gli incontri con Edith Stein e Papa Pio XII.
Ne sono impregnate le sue opere letterarie tra cui gli Inni alla Chiesa (1924) e Il velo della Veronica (1928).
Il suo romanzo "Die letzte am Schafott" (L'ultima al patibolo, 1931) - ispirato a un fatto realmente accaduto in Francia, nel luglio 1794, durante il regime del Terrore, dove sedici religiose francesi furono ghigliottinate perchè si erano rifiutate di rinunciare ai loro voti - ispirò il romanzo "I Dialoghi delle Carmelitane" di Francis Paulenc e l'omonima opera tetrale di Georges Benanos
Le Fort viaggiò molto e soggiornò ben undici volte a Merano, dove tra il 1905 e il 1966 fu ospite di Castel Labers, ogni volta per alcuni mesi. nell'inverno tr ail 1931 e 1931 incontrò a Merano il pittore Hans Weber-Tyrol.
Nel 1949 Hermann Hesse ne proprose la candidatura al premio nobel. Getrud von Le Fort morì a Oberstdorf nell'Allgau, all'età di 95 anni.
(tratto dalla pubblicazione: Letteratura e villeggiatura, percorsi letterari a Merano)
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