"Molto tempo passerà, e poi questa terra sarà mostrata ai vostri posteri, quando il popolo di Cristo vivrà giorni travagliati da grandi tribolazioni"
La "Navigazione di San Brandano" è stata scritta da un autore anonimo che si basò sul patrimonio leggendario irlandese, inserendovi spunti di derivazione cristiana. Il testo, diffuso in Europa dai monaci sfuggiti alle incursioni vichinghe, fu tradotto per secoli in numerose lingue.
Il mito lo trasfigurò, immaginandolo alla testa di una ciurma di monaci, alla ricerca con un curragh (imbarcazione con intelaiatura di legno ricoperta da tela catramata), di un Paradiso Terrestre e dei santi situato su un'isola misteriosa.
Brandano lo raggiunge, dopo aver navigato per molti anni in mezzo a balene, pesci che assumono la forma di ciambelle, uccelli parlanti, diavoli e anime di morti che all'avvicinarsi della navicella emergevano dalle profondità marine. Durante il viaggio incontra iceberg, eruzioni vulcaniche sottomarine, il diavolo, Giuda Iscariota e una sirena pelosa.
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