





"Se vuoi viaggiare veloce, viaggia da solo. Ma se vuoi andare lontano, viaggia in compagnia"
Le prime tracce di mercati natalizi risalgono al XIV sec. in Germania e in Alsazia con il nome di Mercato di San Nicola. Il primo documento che attesta un mercato di Natale risale al 1434 a Dresda. Durante la Riforma protestante fu ribattezzato Christhdlmarkt, mercato di Gesù. Altri antichi mercati di secolare tradizione sono quello di Salisburgo risalente al 1570 e quello di Norimberga.
Ancora oggi vive questa tradizione non solo nel nord Europa ma anche in Italia i mercati natalizi sono divenuti una sorta di moda molto diffusa.Ogni città o piccolo borgo italiano nel periodo natalizio presenta il suo mercato incorniciato da casette di legno, immerso in parchi verdi o racchiuso in splendide piazze storiche, e regala a tutti i suoi visitatori esperienze fatte di colori, sapori e profumi inebrianti.Il visitatore ha l’imbarazzo della scelta, le diverse bancarelle presentano dolci e prelibatezze locali sempre apprezzate e ricercate. Inoltre è facile imbattersi in oggetti di artigianato unici, che spesso altro non sono che idee regalo pronte a stupire.Manufatti in lana, giocattoli, decorazioni natalizie, artigianato vero e locale,costoso a volte, ma unico nel suo genere.Come anche indicano i casi più frequenti in cui è usato il verbo, staurós può quindi significare il palo (a volte appuntito in alto) al quale viene abbandonato un ucciso, quasi a significare una pena aggiuntiva, in segno di vergogna, sia appendendolo che infilzandolo; in altri casi si tratta del palo usato come strumento di esecuzione capitale (per strangolamento o altro). Inoltre staurós è il legno del supplizio, grosso modo nel senso latino di patibulum, una trave assicurata sulle spalle; è infine, come strumento di supplizio, la croce, formata da un palo perpendicolare e da una trave orizzontale, in forma di T (crux commissa) o di † (crux immissa).
In oriente si usava appendere od infilzare il cadavere del condannato per esporlo alla vista e al ludibrio di tutti. In occidente questo tipo di punizione non era usato nè accettato: «L'appendere o l'assicurare a un palo di qualunque tipo, trave o croce, era un procedimento che veniva applicato a una persona ancora viva. L'esecuzione per crocifissione è attestata per la Grecia e per i cartaginesi; i romani devono averla presa da quest'ultimi. Gli orientali invece non hanno usato nè sviluppato questo tipo di crocifissione».