La collezione di arte medievale del Museo Civico comprende affreschi staccati, dipinti, stucchi, sculture in pietra e legno policromo, altari, oggetti liturgici e devozionali, stufe di maiolica ecc provenienti da Bolzano e da tutto l'Alto Adige.
Il Museo civico di Bolzano, che è stato riaperto il 23 novembre 2011, fu costruito fra il 1902 e il 1904 sulle fondamenta della residenza medioevale Hurlach, su progetto di Karl Delug.
Il termine "medioevo" nell'arte locale copre un arco cronologico molto lungo che parte dalle testimonianze carolingie dell'VIII secolo, comprendente il periodo romanico fino al XIII secolo, il gotico in tutte le sue varianti dagli inizi del Trecento fino agli inizi del Cinquecento, compresi pertanto i primi influssi rinascimentali.
Attraverso molte opere del Museo Civico si segue l'evoluzione dell'arte medievale locale. La monumentalità e il rigore dell'arte romanica (vedi la Madonna lignea di Gais) lasciando il posto alla maggiore naturalezza e umanità delle prime testimonianze gotiche come l'Uomo del dolore proveniente da Bronzolo e risalente alla metà del Trecento.
La grande stagione della pittura murale nella città di Bolzano inizia alla fine del Duecento con dipinti in gotico lineare, opera di artisti nordici come la Crocifissione fra i dolenti (proveniente dalla Chiesa di Santa Maddalena). Prosegue quindi con l'avvento delel botteghe giottesche attive al Duomo, ai Francescani e, soprattutto, ai Domenicani (cappella di San Giovanni).
Verso la metà del Trecento la presenza del padovano Guariento lascia un'impronta indelebile nel successivo sviluppo della pittura locale, soprattutto per la sensibilità nel rendere lo spazio, per l'ambientazione ricca di dettagli e per l'abilità narrativa. Agli inizi del Quattrocento, dall'incontro dell'arte italiana e arte tedesca, nasce uno stile autonomo e originale, la cosidetta Scuola di Bolzano.
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