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lunedì 22 agosto 2011
Castel Mayenburg/Castelmaggio
Castel Leone/Leonburg


Fu conquistato nel 1275 nel corso della lotta di Mainardo II contro il principe vescovo di Treno. Ma prima del secondo assalto il proprietario, il Conte Brandis si diede sconfitto e lasciò il castello volontariamente al nemico. Nel 1295 Castel Leone passò in possesso dei Conti di Tirolo-Gorizia.
Come anche vari altri manieri, Castel Leone fu distrutto in gran parte da un incendio nel XIII secolo. Negli anni che seguirono le parti danneggiate vennero ricostruite. Dopo, tra il 1461 e 1463, i Conti Brandis ripresero la proprietà del castello e ne sono in possesso ancora fino al giorno d’oggi. Castel Leonburg è composto da due torri a tre piani ed un reparto adibito ad abitazioni.
Ancora oggi è proprietá privata e quindi non è accessibile al pubblico.
Castel Brandis
Nel 1179 un certo Heinrich Brandiser ha aggiunto alla torre un’intera struttura di un castello. Documenti testimoniano che nel 1236 Pranthoch Brandiser ricevette la proprietá del castello.
Attorno al 1500 venne aggiunta la cappella, la quale però solo nel XVII secolo fu finita. Anche varie altri ampliamenti sono stati fatti in questo periodo. Nel 1807 una parte della torre, che già rappresentava dei difetti, é crollata. Durante questo incidente la moglie del proprietario, Anna von Rutter, morì. Così si decise che il castello non era più sicuro e quindi di costruire un nuovo castello su una vicina collina.
Leggende raccontano che in ambito del crollo della torre anche preziose collezioni di armi sono stati seppelliti sotto le macerie.
Fino al 1807 il castello era abitato, ma da allora cadde in rovina. Oggi sono conservati solo parti del palazzo e della cappella. Le rovine di castello Brandis possono essere visitate solo con permesso del proprietario.
domenica 20 giugno 2010
Castel Mayenburg
Il romantico castello si trova sul Monte di Mezzo nei pressi Foiana e Tesimo. Si presume che il castello fu eretto in questo luogo per motivi strategici e che il maniero facesse parte del sistema di difesa dei Conti di Appiano. Quando però la stirpe die Conti di Appiano si estinse, Castel Mayenburg passò in possesso dei Conti di Tirolo.La famiglia Mayenburg estinse infine nel 1358, dopodichè il castello cambiò per parecchie volte proprietario. Fino al 1600, quando la famiglia Brandis si sistemò per un lungo periodo nel castello.La torre del castello risale al XI secolo e la cinta muraria costituita da merli abbraccia il palazzo ed alcuni tratti abitabili. Nella cappella troviamo degli affreschi risalenti al XV secolo.
Attualmente è proprietà privata e non è visitabile all'interno
venerdì 30 aprile 2010
Chiesetta di S. Margherita a Lana

Si narra che la principessa bizantina Theofano (*), sposa di Ottone II, fece costruire la chiesetta nel 981. Al ritorno dal suo viaggio in Italia la carrozza dell’imperatrice perse una ruota ed ebbe un brutto incidente. La donna rimase miracolosamente illesa e sul luogo di ritrovamento della ruota, fece ergere una cappella.
Non esistono prove tangibili o reperti storici che provino la veridicità del racconto. Alcuni fatti e particolari riportati però, lasciano supporre un fondo di verità. L’antica Via Claudia Augusta, storica via di passaggio tra nord e sud, passava proprio nei pressi della odierna chiesetta di S.ta Margherita. Theophanu era una principessa bizantina ed è del tutto plausibile che abbia consacrato la cappella ad una santa vissuta in Asia minore – Margherita. Alcuni particolari nella costruzione inoltre ricordano la celebrazione di riti bizantini.
La chiesa fu costruita su una base quadrata. Alla parete est della cappella vennero aggiunte tre singole absidi. Il tipo di costruzione può essere collocato nel primo millennio. Le forti similitudini con le originali fondamenta della vicina chiesetta di S. Giorgio e della chiesetta di S. Pietro nel Grigioni, confermerebbero l’origine carolinga della costruzione di Santa Margherita.
Sull'arco trionfale è rappresentato il Cristo in veste di Giudice con i dodici Apostoli. Nell'abside sinistra insieme alla Madonna in trono con Bambino sono due Storie della Vita di Santa Margherita; in quella centrale sono raffigurati Cristo in mandorla con i simboli dei quattro Evangelisti e le dieci Vergini Saggie e Stolte, nella destra S. Margherita in gloria e la condanna, il martirio e la decapitazione della Santa.
(*) Theofano, bizantina, a sedici anni divenne moglie di Ottone II. Il matrimonio simboleggiò la riconciliazione tra i due imperi. La sposa portò con sé la raffinatezza della cultura bizantina, fu elemento di pacificazione valorizzando le convergenze tra le due culture, con discrezione fece sentire il peso della sua personalità, senza offuscare l'opera del marito. Dotata di grandi capacità diplomatiche, durante la reggenza del figlio Ottone III costruì un apprezzabile equilibrio politico.
Chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta a Lana

Imponente chiesa tardogotica consacrata nel 1492. Interno a navata unica con cantoria, abside poligonale, volte a costoloni con ricche decorazioni in arenaria.
Pulpito a vetrate cinquecentesche.
E' l'altare ligneo (gotico) a portelle di Hans Schnatterpeck di Landsberg am Lech a sorprendere. Fu commissionato nel 1503 e consegnato dopo 8 anni dal maestro svevo, attivo a Merano con una sua bottega dal 1480.
L'altare è alto 14 metri e largo 7 ed occupa quasi interamente l'abside. Intagliato in legno di castagno e riccamente dorato, l’altare Schnatterpeck rappresenta una delle opere d’arte gotiche più significative dell’Alto Adige. Alcune delle 35 figure dell’altare sono alte addirittura 1,80 metri!
All'epoca fu molto costoso e per questo motivo la popolazione si oppose alla sua sostituzione con un altare barocco; a questo si deve la sua conservazione.
Nei due piani dello scrigno l'Incoronazione di Maria, Sant'Anna e Santa Caterina occupano quello superiore, mentre nell'inferiore è la Trinità tra i SS.Pietro e Paolo. I gruppi e le singole statue sono inseriti in eleborate decorazioni, e separati tra loro da colonnine che sorregono altre piccole statue. Le portelle contengono nella parte interna i rilievi dell'Annunciazione, la Nascita e la Circoncisione di Cristo, l'Adorazione dei Magi, mentre all'esterno furono dipinte con soggetti della Passione agli inizi del XVI secolo da Hans Schaufelein, pittore tedesco vicino ad Albrecht Durer.