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giovedì 31 gennaio 2013

I biotopi in Alto Adige


lago di Caldaro
Biotopo Lago di Caldaro: 238 ettari - 214 m. s.l.m. E' il lago più conosciuto dell'Alto Adige; si trova in un avvallamento scavato tra i ghiacciai tra il massiccio della Mendola a ovest e il Monte di Mezzo, di struttura quarzo porfirica a est. 
Il lago comprende preziosi canneti e prati umini; ha una profondità di 5 m. ed è abitato da numerosi animali anfibi (rana, raganella), uccelli di palude e acquatici, insetti (libellule, farfalle,coleotteri), rettili come il ramarro e la biscia d'acqua.
lago di Favogna
 Biotopo Lago di Favogna: 10 ettari - 1000 m. s.l.m. Il lago di Favogna, formato dallo scioglimento dei ghiacciai dell'era glaciale si trov in ouna conca scavata dai ghiacciai con un fondo impermeabile  costituito da uno strato argilloso. A causa dei costanti processi di interramento, questo specchio d'acqua si è trasformato in uno stagno. 
Rasner Moser
 Biotopo Rasner Möser: 25 ettari - 1097 m. s.l.m. Si giunge dopo un sentiero ben segnalato dopo la frazione di Rasun di Sopra/Oberrasen. In tempi antichissimi enormi massi, conosciuti come "Rasner Murschuttkegel" avevano sbarrato il corso del rio Anterselva formando un lago che, nel corso dei millenni, si è trasformato in una superficie paludosa e torbosa.

Biotopo Wiesermoos: 14 ettari - 1990 m. s.l.m. Si trova fra la Wieseralm e la Waldner Alm nell'alta Valle Aurina (Predoi). Il substrato roccioso è costituito da gneiss e materiale morenico. E' circondato da una vegatzione di pino mugo.

Biotopo torbiera Totes Moos sul Reggelberg: 4 ettari - 1485 s.l.m. Si trova nel territorio di Nova Ponente. Il Reggelberg, unitamente al Renon e all'Altipiano del Salto, fa parte della piattaforma porfirica atesina. Su una sella posta tra il Monte Cervo e il Sasso Rosso si trova il Totes Moos. 

Biotopo torbiera Tschingger: 3 ettari - 1320 m. s.l.m. Si trova nell'altopiano di NOva Ponente circondato da boschi di aghifoglie. Anche questo biotipo in origine era un lago che, nel corso dei millenni, è andato gradualmente interrandosi.
 
Biotopo Monte Covolo/alpe di Nemes: 210 ettari - 1910 m. s.l.m. Si trova nell'alta Valle di Sesto, vicino al confine con laprovincia di Belluno a nord del Passo di Monte Croce. E' noto come habitat dei galli cedroni, del picchio nero, della civetta, del ghebbio, della beccaccia ecc.

Biotopo Tartscher Leiten: 38 ettari - 1380 m. s.l.m. E' un biotipo a vegetazione steppica e si trova sopra un pendio arido esposto a sud, sopra la frazione di Tarres (Malles Venosta). Esso è inoltre caratterizzato dalla presenza di specie animali e vegetali di origine mediterranea.

Biotopo di Castelfeder: 95 ettari - 408 m. s.l.m. Lungo la strada che porta in Val di Fiemme, sopra Ora, si estende una delle zone collinari più ricche di leggende e di saghe della provincia. La cosa che colpisce di questa montagnola porfirica è il carattere del paesaggio simile a quello di un parco. Per questo sua aspetto pittoresce e idilliaco Castelfeder viene denominato "l'Arcadia dell'Alto Adige". La collina è ricca di insediamenti preistorici e medioevali. Si possono ammirare resti di mura dell'epoca bizantina, longobarda e medioevale. L'ambito naturale è caratterizzato da gruppi porfirici spogli e levigati dai ghiacciai e da prati aridi che si alternano ad arbusteti, stagni e antiche querce.
Castelfeder   
 
ecc.ecc.

(Natura 2000 in Alto Adige, F. V. Ruffini. I. Morandell, E. Brutti, Provincia Autonoma di Bolzano/Ripartizione Natura e Paesaggio)

domenica 27 giugno 2010

Chiesa di Sant'Elena

Piccola chiesa a San Nicolò d'Ega, situata su un colle circondato da boschi e prati in posizione davvero panoramica che spazia dal Catinaccio al Latemar e dal Corno Bianco al Corno Nero. Risale al XII sec. con campanile romanico.
Nella Chiesa la figura della madre di Costantino la troviamo rappresentata due volte: una sulla monofora sud del campanile, ottenuta traforando l’arenaria, è essa stessa Croce, con le braccia allargate, l’altra è un rilievo in pietra, a destra dell’atrio, e la raffigura assieme ad un committente (XIV.), probabilmente un’appartenente alla famiglia nobiliare dei Niedertor, giudici e amministratori del paese di Nova Ponente/Deutschnofen. Gli stessi committenti che hanno fatto affrescare sia l’interno che l’esterno, chiamando artisti della "scuola di Bolzano" (Hans Stotzinger di Ulm) e offrendoci delle pitture del periodo gotico tra le più interessanti della Regione.
Dal S. Cristoforo che accoglie sull’esterno ogni viandante allo stuolo delle vergini martiri – S. Caterina, S. Barbara e Margherita -, ad una interessante Crocifissione sono tutti elementi che ci preparano a superare la soglia.
L’interno poi è un libro aperto: nell’abside romanica abbiamo un Cristo giudice del mondo, la rappresentazione dei 4 Evangelisti, gli Apostoli e poi ancora scene dell’Antico e Nuovo Testamento.

SANT'ELENA :S. Elena, l’imperatrice del IV secolo madre di Costantino e instancabile committente di monumentali chiese tra cui la Basilica dell’Anastasis sul Sepolcro a Gerusalemme, trascorse buona parte della sua vita alla ricerca della Croce di Gesù. Per questo fatto moltissime sono le leggende nate attorno alla sua persona, soprattutto durante il medioevo. Una di queste, che tanta fortuna ebbe nell’ambiente artistico, racconta che, trovando tre Croci, riuscisse a distinguere quella vera grazie a un funerale che passava di lì. Fece porre sul morto, una dopo l’altra le tre Croci e al tocco di quella di Gesù, il morto resuscitò. Ed è così che nell’iconografia medioevale troviamo la figura di S. Elena legata indissolubilmente alla Croce.

Chiesa parrocchiale di S. Benedetto

Risale al 1265 con campanile romanico a due ordini di bifore in arco acuto a traforo. Fu ricostruita in stile gotico. Sull'altare si trovano le 4 tavole smembrate del famoso altare a portelle di Hans von Judenburg del 1420 ca, proveniente dalla Stiria. I 4 pannelli rappresentano: la Natività, l’adorazione dei Magi, la presentazione al tempio e la morte di Maria).
Originariamente l' altare si trovava nel Duomo di Bolzano e fu sostituito nel 1725 dall'altare barocco in marmo, le statue dello scrigno si trovano a Norimberga, Colonia e Monaco.