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sabato 15 marzo 2014

Amore in fiore - L'Eros nel mondo vegetale

Dal 1 aprile al 31 ottobre 2014, nella bellissima cornice dei giardini di Castel Trauttmansdorff a Merano, ci sarà la mostra temporanea a tema:

Amore in FIORE
L'Eros nel mondo vegetale


mercoledì 19 febbraio 2014

Guide gratuite per la XXV Giornata Internazionale della Guida Turistica in Alto Adige

Il 21 febbraio di ogni anno si celebra la  

"Giornata Internazionale della Guida Turistica"

L'obiettivo di tale iniziativa è quello di valorizzare la professionalità delle guide turistiche impegnate a valorizzare il patrimonio artistico dell'Italia e del nostro territorio.


S. Giovanni in Villa a Bolzano
  • Visita gratuita a BOLZANO, sabato 22 febbraio, alla chiesa di San Giovanni in Villa dalle 10,00 alle 12,30
  • Visita gratuita a MERANO, sabato 22 febbraio alla Chiesa di Santo Spirito alle ore 15,00 in tedesco e alle ore 16,00 in italiano.

venerdì 31 gennaio 2014

Valeska ( Walli) Koralek von Hoffmann






Valeska Koralek von Hoffmann nacque a Vienna il 5 marzo 1894 e, dal 1932,  visse a Merano con il marito barone Philipp von Hoffmann nella Villa Paulina (ora Villa Danica).

ex villa Paulina
A Merano il 16 Settembre 1943 furono arrestati dalla Gestapo  25 ebrei tra cui la baronessa Walli von Hoffmann, che si era convertita al cristianesimo con il nome di Elisabeth Maria a seguito del suo matrimonio (nel novembre 1932 a Vienna) con il barone Philipp Hoffmann.  
Divenne cittadina del principato del Lichtenstein con passaporto e lasciapassare che le permise di viaggiare con il marito. 
Il barone Philipp Hoffmann morì nell'agosto del 1943.

Nella mattinata del 16 settembre 1943 venne prelevata dalla Villa Paulina e portata, insieme a tutti gli altri 25 ebrei (*vedi elenco), nel seminterrato della "Casa del Balilla" in via  Otto Huber. 
Il comandante della Gestapo Niederwieser dopo averla insultata, maltrattata e derubata la fece trasferire al "campo di transito" di Reichenau, vicino a Innsbruck

campo di transito di Reichenau

Con la legge razziale fascista del 22 agosto 1938 il regime impose il "censimento degli ebrei" in Italia. L'art. 4 sanciva" gli stranieri Ebrei  che, alla data di pubblicazione del presente decreto legge, si trovino nel Regno, in Libia e nei possedimenti dell'Egeo e che vi abbiano iniziato il loro soggiorno posteriormente al 1 gennaio 1919, debbona lasciare il territorio .. entro sei mesi dalla data della pubblicazione del presente decreto"....

L'esercito tedesco nel settembre del 1943 occupò il nord Italia e iniziò a deportare cittadini ebrei, lavoratori ed oppositori politici, come aveva fatto in ciascuno dei territori occupati.
Probabilmente molti furono i Transporte di deportati che dall'Italia del nord arrivarono a Innsbruck e al Lager di Reichenau. Per molti italiani il Lager di Reichenau fu così la prima tappa sulla via verso i Campi di Concentramento tedeschi. Nel Lager di Reichenau furono rinchiusi anche oppositori del nazismo in Tirolo. Nel 1945, pochi giorni prima della Liberazione dei primi di maggio, più di 100 membri del movimento tirolese di Resistenza rinchiusi nel Lager di Reichenau sarebbero stati impiccati a Innsbruck sulla via Renn (Rennweg), nel centro della città, a scopo di intimidazione. Le truppe americane che stavano avanzando salvarono però loro la vita.

Gli sforzi diplomatici per la sua liberazione iniziarono subito ma, il 28 luglio 1944,  fu prima trasferita nella prigione di Innsbruck e il 15 settembre 1944 al campo di concentramento femminile di  Ravensbrück, a 90 km da Berlino.

Divenne il nr. 72327.


Dei 25 ebrei meranesi deportati, lei fu l'unica sopravvissuta. 

Nell'autunno del  1945 Walli von Hoffmann ritornò a Merano; la sua villa era stata saccheggiata  e non possedeva più nulla così iniziò ad affittare parte della villa e gran parte del giardino divenne orto e frutteto. 



Molto provata le sue condizioni di salute divennero sempre più precarie: morì il 1 maggio 1954 all'età di 60 anni.

(*) Elenco dei deportati:
  1. Breuer Guglielmo, nt. il 4.5.1871
  2. Breuer Caterina, nt. 10.6.1875
  3. Vogel Ernestina, nt.  31.5.1898
  4. Vogel Jenni, nt. 15.11.1866
  5. Honig Giuseppe, nt. 20.10.1860
  6. Lowy Emilio, nt. 18.9.1878
  7. Lowy Sigfriedo, nt. 9.1.1906
  8. Benjamin Geltrude, nt. 22.9.1872
  9. Benjamin Meta ved. Sarason, nt. 20.7.1878
  10. Gotz Maurizio, nt. 9.11.1867
  11. Gotz Emma, nt. 17.11.1869
  12. Hammer Abramo, nt. 22.2.1868
  13. Hammer Taube, nt. 27.12.1874
  14. Gittermann avv.Enrico, nt. 14.3.1867
  15. Balog dr. Lodovico, nt. 7.8.1869
  16. Balog Giuseppina, nt. 27.12.1874
  17. Zipper Carlotta, nt. 7.9.1873
  18. Hoffmann bar.ssa Walli, nt. 5.3.1894
  19. De Salvo Stern Francesca, nt. 22.12.1904
  20. De Salvo Elena di anni 6
  21. Reich Teresa, nt.25.1.1868
  22. Zadra Caterina, nt. 11.12.1867
  23. Gentili Regina, nt. 2.8.1884
  24. Bermann Teresa, nt. 14.11.1897

giovedì 30 gennaio 2014

Shoah in Alto Adige: gli anni della persecuzione antiebraica



A Merano avvenne la prima deportazione degli ebrei attuata sul territorio italiano dopo l'8 settembre 1943Prima di venire trasferiti nel campo di concentramento di Aschwitz venivano rinchiusi nel campo di concentramento di Bolzano.

L’ordine di arrestare i cosiddetti Volljuden (persone con entrambi i genitori ebrei) fu recapitato ai fiduciari di sezione dell’AdO (Arbeitsgemeinschaft der Optanten für Deutschland) dei distretti altoatesini il 12 settembre 1943 dal brigadiere generale delle SS Karl Brunner. La retata che portò all’arresto di tutti gli ebrei rimasti a Merano scattò nelle ore e nei giorni immediatamente successivi. Vi presero parte militari dell’SD (Sicherheitsdienst) coadiuvati da alcuni meranesi inquadrati nel SOD (Sicherheits u. Ordnungsdienst). A quanto sembra la lista nera fu fornita alla Gestapo dalla polizia italiana che l’aveva redatta a seguito delle leggi razziali del 1938.
Stolperstein, foto di Manfred Kilian


I primi giorni dopo l’8 settembre i militari germanici si erano concentrati sulla cattura a l’internamento dei soldati italiani di stanza a Merano e nelle altre località altoatesine. A partire dal 12 settembre, nel giro di poco tempo, caddero nelle mani dei nazisti oltre venti persone: Lodovico Balog, Geltrude Benjamin, Alfred Bermann, Guglielmo Breuer, Francesca Stern De Salvo con la figlia Elena, Jenni Dienstfertig Vogel, Meta Elkan Sarason (Benjamin), Giuseppina Freud Balog, Enrico Gittermann, Maurizio Götz, Abram Hammer, Giuseppe Israel Honig, Walli Knapp Hofmann, Antonia Taube Kurz Hammer, Emilio e Sigfried Löwy, Teresa Reich, Caterina Robitscheck Breuer, Emma Saphier Götz, Ernestina Vogel e Carlotta Zipper.

Adalgisa Ascoli abitava a Bolzano in Piazza delle Erbe

 Gli arrestati vennero rinchiusi nelle cantine della casa GIL (o “del Balilla”). Altre persone coinvolte nella deportazione: Regina Gentili, Aldo Castelletti, Giovanna Wolf Gregory, Caterina Rapaport Zadra e Teresa Weiss Bermann, Leopold Götz, Jacob Augapfel, David Apfel, Edvige Tauber.
Nella casa del Balilla gli arrestati furono tenuti in uno stanzone dello scantinato. Per evitare che trapelassero grida e pianti si inchiodarono le finestre, benché le giornate ancora afose rendessero l’atmosfera asfissiante, tragico preludio di ciò che sarebbe accaduto nei KZ. Malgrado molti dei prigionieri fossero malati, li si lasciò senza cibo né acqua, concedendo solo alla sera, a qualche donna, di recarsi alla toilette. Perquisiti e spogliati di ogni oggetto di valore, furono brutalmente interrogati dal comandante delle SS.
La sera del 16 settembre vennero infine stipati su due grosse auto. Attraverso i passi del Giovo e del Brennero, furono trasferiti al campo di concentramento di Reichenau presso Innsbruck dove alcuni di loro morirono. Gli altri, nella primavera del 1944, compirono il loro ultimo viaggio. Destinazione: le camere a gas di Auschwitz. Del gruppo una sola persona riuscì a salvarsi: la baronessa Valeska (Walli) Koralek von Hofmann, cittadina del Liechtenstein, della quale si interessano le autorità consolari svizzere.

Renzo Carpi


 
Alberto Carpi


Germana Carpi


Per saperne di più leggi:




 "MERANO HISTORY"

e 

Gli anni della persecuzione antiebraica: diritti negati e deportazioni di Cinzia Villani


il primo a sinistra: Rudolf Furcht



(le foto sono state tratte da Internet/Wikipedia)



lunedì 6 gennaio 2014

Altre visioni a Merano

lungo il torrente Passirio
ex Hotel Esplanade

Wandelhalle nella Passeggiata d'inverno
ponte Romano, passeggiata d'inverno

mercoledì 6 novembre 2013

Meran Wine Festival





Dall'8 al 11 novembre 2013 si celebra a Merano la nota manifestazione 




dove  viene presentato il meglio della produzione enogastronomica nazionale ed intenazionale.



venerdì 25 ottobre 2013

La strada di SISSI

la strada di Sissi

La Strada di Sisi segue le tappe della vita di Elisabetta d'Austria, nata in Baviera, moglie dell'imperatore Francesco Giuseppe, nota per la sua vita anticonvenzionale e amante della caccia, dell'equitazione e dei viaggi.


Dalla Baviera alla Svizzera passando per l'Austria, l'Ungheria e l'Italia:

in Baviera, da Augusta al castello di Neuschwanstein

in Austria, da Bad Ischl a Laxenburg
 
in Ungheria da Budapest a Herend

in Italia  da Merano a Trieste

in Svizzera, dove nel 1898, a Ginevra, l’Imperatrice austriaca e regina d’Ungheria esalò l’ultimo respiro

infine in Grecia a Corfù, dove l'imperatrice soggiornò varie volte



mercoledì 16 ottobre 2013

Slatin Pascha, un pascià a Merano

 
Slatin Pascha già Rudolf Slatin


Rudolf Carl von Slatin, più noto come Slatin Pascha, nasce nei pressi di Vienna il 7 giugno 1857.
Già a 17 anni va a vivere al Cairo, dove lavora come apprendista libraio. Dopo aver combattuto col grado di luogotenente nel reggimento del principe ereditario Rodolfo d'Asburgo durante l'occupazione della Bosnia, sentì nuovamente il richiamo dell'Africa e nel 1879 diventa governatore di Dara, una regione del Darfur.


Rudolf Carl von Slatin
Il derviscio Muhamed Achmed (Mahdi) ordisce una rivolta nel corso della quale riesce ad entrare nel Sudan e sconfiggere le truppe di Slatin. Il Mahdi ridusse Slatin in schiavitù esibendolo come trofeo di guerra.

Dopo un anno il Mahdi muore e sale al potere il califfo Abdullah. Per 11 anni Slatin fu costretto a stazionare a piedi nudi e nella calura del Sudan davanti alla porta del califfo e a corrergli appresso quando questi usciva a cavallo.
Solo nel 1895 riuscì a organizzare la sua rocambolesca fuga in Egitto, attraverso il deserto a dorso di un cammello.

In Egitto Slatin divenne vicerè e acquisì il titolo di pascià e di colonello dell'esercito egiziano.
Dopo una vittoriosa campagna militare contro i madhisti, la regina Vittoria gli conferì il titolo dell'Ordine di San Michele e San Giorgio.

Nel 1900 diventa ispettore generale del Sudan e nel 1906 l' imperatore  Francesco Giuseppe gli conferisce il titolo di barone.

Quando nel 1914 l'Inghilterra costrinse l'Egitto a dichiarare guerra alla Germania e all'Austria, Slatin ritorna in patria. Durante la prima guerra mondiale Slatin fu direttore dell'assistenza ai prigionieri di guerra in Russia, mentre nel 1918 fu delegato austriaco alla conferenza di pace che sfociò nel trattato di St. Germain.

Il 21 giugno 1914, nella Votivkirche di Vienna, sposa la sedicenne baronessa Alice von Ramberg che, dopo pochi anni, lo lascia vedova con la figlia Anna Marie.  

Slatin si trasferisce, con la figlia a Merano, dove in passato aveva sempre trascorso le proprie ferie.
Per oltre 10 anni abita a Villa Mathilde a Maia Alta ricevendo i suoi amici, soprattutto inglesi.

Villa Mathilde a Maia Alta a Merano
 In occasione del 70 compleanno dona alla città la sua raccolta di armi sudanesi.

Nel 1932 si reca in Inghilterra su invito del re ma, da quel viaggio, ritorna gravemente ammalato di cancro.


Muore il 4 ottobre 1932.

martedì 15 ottobre 2013

Stefan Zweig

Stefan Zweig (Vienna 1881 - Petropolis 1942), fu uno scrittore-traduttore-giornalista- drammaturgo austriaco naturalizzato brittanco.  Nacque a Vienna da una facoltosa famiglia ebraica di industriali tessili e  si laureò in germanistica e romanistica. La madre Ida Brettauer,  nata ad Ancona, apparteneva a una famiglia ebraica originaria di Hohemens dov'erano proprietari di una banca.

Soggiornò a Merano nel 1908 e mel 1910 dove alloggiò a Castel Labers.  Nel 1913 fu ospite a Merano anche la sua futura moglie Friderike von Winternitz con la figlia Suse, avuta dal primo marito.
Zweig con la moglie Friderike

Stefan Zweig viaggiò molto, sia nei paesi dell'Europa occidentale che attraverso l'India, l'America del Nord e l'America Centrale.
Nel 1933 le opere di Stefan Zweig vennero bruciate dai nazisti. Zweig era fiero di condividere questo sorte con altri personaggi celebri: Franz Werfel, Sigmund Freud, Albert Einstein, Thomas e Heinrich Mann.
Zweig si schierò contro il nazionalsocialismo e nel 1934 lasciò l'Austria per raggiungere Londra. 
Nel 1938 divorziò dalla moglie Friderike e un anno dopo sposò la sua segretaria Lotte Altmann, con la quale andò ad abitare a New York nel 1940, ben sapendo che non avrebbe più rivisto l'Europa. L'anno seguente si spostò a Petropolis in Brasile dove il 23 febbraio 1942 si suicidò con la seconda moglie.

 
Stefan Zweig e Lotte Altmann

lunedì 10 giugno 2013

Castel Gatto - Katzenstein


Castel Katzenstein, 1928, Hans Boresch
Il castello apparteneva  nel 1258 ai signori di Katzenstein. Nell'Ottocento, il maniero assunse le attuali sembianze neogotiche, la torre fu merlata, le tracce rinascimentali scomparvero. Gli affreschi dell'antichissima Stube portano incisi i nomi dei nobili succedutisi, dal Medioevo in poi. Nel 1866, la cappella votiva viene restaurata da Franz Huber, sottotenente del sesto Reggimento Dragoni dell'esercito austroungarico. Muore nel 1879, ma chi gli succeda non lo sappiamo: c'è un buco di molti decenni sino al 1936 quando Johann Menz, capostipite della ricca famiglia di commercianti di Lana, acquista il castello ma nel 1975 lo rivende a un albergatore di Cermes che ne fa la sua dimora.

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Si narra che nel 1903, in questo castello, alloggiarono Evelyn Nesbit (ballerina e attrice) e Harry Thaw (miliardario newyorchese). "...... le grida di Evelyn echeggiavano per i corridoi e negli scaloni di pietra del castello ..." scrisse E. L. Doctorow, autore del romanzo "Ragtime". Evelyn e Harry si sposarono a Pittsburgh nell'aprile del 1905 ............ e comunque non è dato sapere se ancora oggi si sentono le urla della bella ballerina!





mercoledì 24 aprile 2013

Festival delle Resistenze Contemporanee

Dal 25 aprile al 1 maggio 2013 
III edizione del 

FESTIVAL DELLERESISTENZE CONTEMPORANEE 

che propone

 
una riflessione collettiva sul senso delle parole e di come queste possano essere legittimamente manomesse.


25 aprile: la MEMORIA con Estela de Carlotto 
26 aprile: la PLURALITA', 
27 aprile: la DIGNITA' con Concita De Gregorio
28 aprile: la RESPONSABILITA' con Paola Maugeri
29 aprile: la CULTURA con Stefano Salis e Maurizio Scaparro
30 aprile: la LIBERTA' con Anna Sarfatti, Umberto Galimberti e Vito Mancuso su "Libertà e Fede"
1 maggio: la GIUSTIZIA con Nando Dalla Chiesa



Per saperne di più: QUI

domenica 21 aprile 2013

Ritorna MuseRuole

MuseRuole, ideata e curata da Valeria Merlini, presenterà a  Bolzano  e Merano dal 5 al 30 giugno 2013:

5 giugno - MuseRuole Radio Edition, Museion Passage- Museion Bolzano, 
dalle ore 17:00
7-30 giugno - Lounch of 'on the air' - MuseRuole's Juke Box,Museia "Museo delle donne-Frauenmuseum" Merano


Parteciperanno:

Stini Arn (CH)
 

venerdì 5 aprile 2013

Passeggiate Gufl e Tappeiner a Merano


Zenoburg
Torrente Passirio e la gola Gufl

Castel San Zeno/Zenoburg
sullo sfondo Lagundo
ponte romano

























Torre Polveriera
torre polveriera




















parrocchiale di S. Nicola, Merano

venerdì 29 marzo 2013

Morgenstern Christian

Christian Morgenstern (Monaco di Baviera 1871 - Merano 1914) fu un poeta tedesco, scrisse poesie e prose poetiche cosmico-mistiche ricche di sentimentalismo. La sua fama è legata a poesie di gusto grottesco, vicine alla produzione inglese dell'assurdo; i Canti della forca  (Galgenlieder, 1905), composti a Berlino  gli diedero grandissima fama e furono riproposti con grande successo dai più celebri cabaret berlinesi.

"La poesia della forca è un aspetto della concezione del mondo. E' la libertà senza scrupoli del rimosso, dello smaterializzato, che si manifesta in essa. Si sa che cos'è una futura matricola: l'invidiabile passaggio intermedio tra i banchi di scuola e l'Università. Ebbene: un fratello di forca è l'invidiabile passaggio intermedio tra l'uomo e l'universo. Nient'altro. Dal patibolo si vede il mondo diversamente e si riconoscono le altre cose come l'Altro".

Christian Morgenstern

 

 In seguito a una profonda crisi spirituale, si accostò poi al Vangelo di Giovanni e al buddhismo.  Il suo pensiero, partito da Schopenhauer e da Nietzsche, approda al panteismo e all'occultismo, la sua poesia risente in questa ultima fase degli influssi di Dehmel, Mombert, e dei poeti cosmici. 

 
Margareta Gosebruch von Liechtenstein e Christian Morgenstern

Nel luglio del 1908 conobbe Margareta Gosebruch von Liechtenstein ai Bagni di Tre Chiese/Dreikirchen, nei pressi di Barbiano; successivamente (il 7 marzo 1910)  si sposarono e vissero a  Merano fino alla sua morte per tubercolosi.


sabato 12 gennaio 2013

Olimpia Carpi ..morire a Auschwitz a 4 anni!

Olimpia Carpi
Olimpia Carpi, bambina ebrea nata a Bolzano nel 1940, fu arrestata all'indomani dell'8 settembre 1943 e morta ad Auschwitz nel 1944.
La famiglia Carpi proveniva dalla provincia di Mantova e visse a Bolzano. Nel settembre del 1943 tutti i membri della famiglia, padre, madre e tre figli, vennero arrestati dai nazisti. Probabilmente vennero deportati prima nel Lager di transito di Reichenau a Innsbruck e da lì fino a Auschwitz. Nessun membro della famiglia sopravvisse alla deportazione. 
In Alto Adige vennero catturati in totale 42 ebrei: a Merano, Anterivo, Bolzano, Soprabolzano, Glorenza e Ora.  
Solo due di loro sono sopravvissuti.

venerdì 11 gennaio 2013

La chiesa ortodossa russa S. Nikolaij


Tra il XIX e il XX secolo molti russi scelsero Merano come luogo di soggiorno. Già dal 1897 questa comunità disponeva di vari centri e venne costruita la chiesa russo-ortodossa ad opera di Tobias Brenner e dedicata a San Nicola Taumaturgo ( il Santo più amato in Russia).


 La Chiesa russa fa risalire la sua origine al battesimo del principe Vladimir I di Kiev nel 988.

Al suo interno si trovano pregiate icone donate alla chiesa ortodossa.

mercoledì 9 gennaio 2013

Kurmittelhaus a Merano

l'antica piscina
 Negli ultimi decenni del 1800, l'amministrazione comunale della città di Merano, si rende conto dell'impellente  necessità di costruire un istituto fisioterapico all'avvanguardia con vasche di lusso, una piscina, bagni pubblici, docce, un bagno di vapore, oltre a metodi di trattamento del tutto nuovi come i bagni radioattivi, vibromassaggi, impacchi di fango, attrezzi ginnici ed altro.

Per lunghi anni il "Kurmittelhaus" o "Vecchie Terme" fu al centro di un dibattito cittadino e delle frizioni fra i comuni di Merano, Maia Alta e Maia Bassa, a quel tempo realtà autonome.
Alla fine il progetto fu realizzato dalla solo Amministrazione comunale di Merano che diede via ai lavori nella primavera del 1906 e in poco più di un anno vennero terminate.

Nel 1933 un geologo scoprì dell’acqua contenente radon sul Monte S. Vigilio. Nel 1940 l’acqua oligominerale di Monte S. Vigilio venne incanalata per la prima volta fino all’istituto fisioterapico. Il gas nobile in essa contenuto, il radon, si rivelò estremamente sano e benefico, e così giunsero a Merano ospiti sempre più numerosi. L’acqua si dimostrò particolarmente curativa nel caso di pazienti con problemi circolatori o con malattie delle vie urinarie, nonché disturbi respiratori e digestivi.

Il Kurmittelhaus si trova in via O. Huber ma dell'antico splendore restano poche testimonianze: l'edificio (ospita alcuni uffici comunali distaccati), la statua che si trovava al bordo della piscina (posizionata all'ingresso), alcune belle foto d'epoca esposte lungo le pareti dell'ingresso ed alcuni attrezzi ginnici dell'epoca.