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lunedì 11 luglio 2011

Parco Naturale Sciliar-Catinaccio

Il parco naturale Sciliar-Catinaccio è stato istituito nel 1974, interessa una superficie di 6.796 ettari; ad esso si aggiungono 6.705 ettari della zona di tutela paesaggistica dell'Alpe di Siusi.

Si tratta di uno dei parchi altoatesini di minore estensione, delimitato dalla Val d'Isarco, dalla Val Gardena. La superficie del parco è compresa nei comuni di Castelrotto, Fiè allo Sciliar e di Tires.

La particolare geologia di questo lembo delle Dolomiti Occidentali ha imposto una geomorfologia a gradoni, in cui ampi pianori si alternano a pareti verticali.

L'Alpe di Siusi è un altopiano ondulato, ritenuto il più grande pascolo d'alta quota delle Alpi e d'Europa. La maggior parte dell'Alpe è costituita da ampi prati e pascoli, punteggiati da isolati gruppi di alberi, tra cui larici, pini cimbri, abeti rossi e ontani verdi.

Il massiccio dello Sciliar, montagna dai mille volti; visto dalla conca di Bolzano assume l'aspetto di un enorme panettone con la cima pianeggiante a cui si affaciano la Punta Santner e la Punta Euringer. Da nord la montagna si presenta più elegante e slanciata con i due contrafforti appuntiti separati dalla Gola di Siusi. Il versante sud invece non ha alcuna somiglianza con gli scenari visibili da tutte le altre direzioni. Da est ci si presenta davanti ad una sorta di negativo del versante occidentale, addolcito dalla vastità dell'Alpe di Siusi, che gli si impone davanti e dalal lunga dorsale che congiunge le guglie di Punta Santner e Punta Euringer ai denti di Terrarossa.

L'estremità più meridionale del parco si estende oltre il Passo Molignon, incorparando la pozione più settentrionale del Gruppo Catinaccio.

La flora dello Sciliar comprende: il raponzolo, l'orecchia d'orso, la potentilla, l'arnica, la genziana, il giglio martagone, la vedovina e la stella alpina.

La fauna del parco comprende: il camoscio, il capriolo, lo scoiattolo, il falco pellegrino, la salamandra, la cincia, il fagiano montano.

domenica 27 giugno 2010

Cappella di San Sebastiano

La cappella fu eretta nela luogo della chiesetta di S. Cristina. Tardoromanica è dedicata ai santi protettori della peste: Sebastiano e Rocco. L'affresco con la Pietà dedicato ai due Santi protettori e gli stemmi dei Signori Voels Colonna in ricordo della figlia uccisa dalla peste.

Chiesetta di S. Cipriano e S. Giustina a Tires


Chiesetta tardoromanica con le guglie del Catinaccio sullo sfondo. Fu completamente ricostruita nel 1583 per volontà dei Signori Voels-Colonna.
Abside rotonda, volta a botte, piccola torre campanaria, ingresso romanico a tutto sesto. Altare con predella con lo stemma dei Signori di Voels e la pala con i SS. Cipriano e Giustina.