mercoledì 7 dicembre 2011

Parrocchiale di San Michele Arcangelo

Si trova accanto al Duomo di Bressanone, fu costruita dal vescovo Hartwig "per il popolo", la gente comune, quando la città fu fondata. La sua consacrazione avvenne nell'anno 1038 e pensiamola "come una chiesa in stile romanico con una costruzione rettangolare e un'abside rotonda verso oriente".
Subì parecchi danni a causa dei grandi incendi scoppiati in città negli anni 1174, 1234 e soprattutto nel 1444. Per questo motivo, verso la fine del XV secolo, si iniziò la ricostruzione in stile gotico. In seguito l'interno fu trasformato e barocchizzato nel XVIII secolo.
L'esterno della chiesa è in stile tardo-gotico. Di grande effetto è la vista dal Cimitero Vecchio, caratterizzata dai bei blocchi in granito del presbiterio, gli alti finestroni a sesto acuto, i potenti contrafforti e il ripido tetto.

Il campanile, comunemente chiamato Torre bianca, attualmente è solo la torre campanaria, ma in passato fungeva da torre civica. Le campane sono 7, delle quali la più grande pesa kg. 2671. La parte inferiore è del 1300, quella mediana è stata ultimata nel 1459 e nel 1519 è stata realizzata la parte più alta, a forma piramidale ottogonale con la punta in rame.
Tipici sono i quattro sporti con tetto a doppio spiovente sopra le trifore della cella campanaria. Per secoli in questo sito era presente giorno e notte una guardia con il compito di suonare l'allarme in caso di incendio: si trattava di un incarico del Magistrato cittadino, risalente a leggi civiche del 1604. Con i suoi 72 metri non è solo il simbolo di Bressanone, ma primeggia in tutta la val d'Isarco.

L'interno - come molte chiese della regione in stile gotico fu ristrutturata al tempo del barocco abbattendo i costoloni gotici e ristrutturando i pesanti pilastri periferici. Potrebbe essere definita la "chiesa degli angeli"; infatti la pala dell'altar maggiore, gli affreschi della volta e le statue raffigurano quasi 40 angeli.
L'altare maggiore e i 4 altari laterali del presbiterio del 1838 sono opera di Giovanni Battista Peduzzi.
I grandi angeli a fianco e sopra l'altar maggiore sono opera dello scultore Johann Perger di Stilfes. Domina l'immagine dell'arcangelo Michele che abbatte Lucifero, cacciandolo all'inferno assieme agli altri angeli ribelli.
Per gli affreschi si tentò di convincere Paul Troger che, in quesgli anni operava a Vienna e che aveva realizzato la sua più grande opera nel duomo, non potè accettare ma mandò uno dei suoi migliori allievi: Johann Hautzinger.
L'ORGANO fu costruito nel 1739 da un maestro organiere di Salisburgo (Egedacher), subì successivamente interventi migliorativi. E' dotato di 26 registri per due tastiere e pedaliera. Durante la I guerra mondiale tutte le canne in stagno (128 kg.) furono fuse e sostituite nel 1919 da semplici canne di zinco.


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