Visualizzazione post con etichetta Val Passiria/ Passeiertal. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Val Passiria/ Passeiertal. Mostra tutti i post

mercoledì 8 febbraio 2012

Ranggeln, un'arte popolare di combattimento



E' una forma di combattimento tra le più antiche, praticata dalle popolazioni di lingua tedesca delle Alpi Centrali. E' particolarmente diffuso in Sudtirolo, nel Tirolo, nella Carinzia, nel Salisburghese e in Baviera.
E' una specie di lotta rusticana e l'origine lo fa risalire alle dispute tra pastori, quando avevano da contendersi i confini per il pascolo.
Il Ranggeln ha, probabilmente, origine celtica e ha molte caratteristiche della lotta greco-romana.

I lottatori vestiti di braghe e camicione di lino bianco si affrontano a piedi nudi in mezzo a un prato, oggi spesso anche un campo di calcio, e sono suddivisi in quattro categorie di età (indipendentemente al peso).

È il sorteggio a decidere la coppia che dovrà battersi. Quando il giudice di gara, solitamente un ex ranngler di lunga esperienza, dà il via con la tipica esclamazione “hau ruck, grangglt wert” (qualcosa come “o issa, mo si lotta”), i due contendenti si placcano iniziando la loro lotta che può durare al massimo sei minuti. Sono ammesse soltanto certe prese e mosse, mentre altre sono proibite e vengono punite con la squalifica.

Se uno dei due riesce a stendere l’altro con entrambe le spalle a contatto del suolo, vince e la gara finisce anzitempo. Si va per eliminazioni successive e alla fine ci sarà un vincitore di giornata il cui premio è costituito dal una penna bianca, la cosiddetta Schneidfeder ovvero la “piuma della grinta”.

Ogni anno si disputa a Terento, in Val Pusteria, la Pfinggstraggeln, ovvero la Raggeln di Pentecoste.

venerdì 30 luglio 2010

Miniere di Monteneve


Le miniere di Monteneve si trovano su un massiccio montuoso tra due vallate: la val Passiria e la val Ridanna. La zona di coltivazione mineraria del vero e proprio Monteneve geografico (Monteneve non è un monte ma una conca alpina) è situata nel comune di Moso Passiria.
L'impianto di arricchimento è a Masseria in Val Ridanna.
Sono le miniere più alte d'Europa: a 2.030 m galleria Karl e a 2.530 m la galleria Kaindl.
A 2354 m. si trovava il paesino dei minatori, chiamato S. Martino a Monteneve.
I minerali estrati dal 1237 al 1967 dal lato della val Passiria e 1985 in quello della Val Ridanna si estraevano: rame - argento - zinco e piombo.
La causa della chiusura furono i costi di estrazione troppo alti rispetto a quelli del mercato mondiale.

Andreas Hofer

Andreas Hofer (S. Leonardo Pass. 1767 - Mantova 1810) è il più famioso testimone della storia della Val Passiria, grazie alle sue memorabili imprese militari contro l'esercito napoleonico-bavarese a Bergisel (Innsbruck). Una vittoria che concesse ad Andreas Hofer di assurgere al ruolo di reggente presso la Hofburg di Innsbruck (15 agosto 1809) dove rimase fino alla quarta e ultima battaglia di Bergisel. Il 28 gennaio 1810 alle 3 del mattino venne catturato nella baita di Pfandleralm con la sua famiglia. Il 20 febbraio 1810 il francesi lo giustiziarono a Mantova. La sua salma si trova nella Hofkirche di Innsbruck.

A lui è dedicato l'asteroide 17459 Andreashofer.

Castel Giovo - Jaufenburg

All'estinzione della famiglia dei Signori di Passiria ( 1383) (ministeriali dei Conti di Tirolo), il castello passò per matrimonio ai Fuchs von Fuchsberg di Appiano. Cominciò il periodo d'oro del castello, visitato da attori e menestrelli. Unn lento ma costante declino della struttura e della famiglia, che perse ogni bene nel 1738, portò alla rovina il castello. Nel 1828 il maniero, già distrutto, fu acquistato da un contadino che ne fece un maso.

Oggi latorre principale è stata restaurata ed è visitabile. Sono stati recuperati alcuni affreschi rinascimentali del 1538 ed è una delle sedi del Museo Passiria. Vengono trattati la storia del castello e della giustizia in Passiria, oltre che delle famiglie che hanno posseduto il castello.

San Leonardo Passira - St. Leonhard Pass.

San Leonardo Passiria, situato alla confluenza del fiume Passirio e del fiume Veltina, è' il capoluogo politico ed economico della Val Passiria; si trova nella conca al bivio verso il Passo Giovo ed il Passo Rombo, sul lato orientale del Parco Naturale Gruppo di Tessa.
Da visitare:
- Castel Giovo o Jaufenburg, dei Signori di Passiria che amministravano la giustizia per i Conti di Tirolo. All'estinzione della famiglia 1383, il castello passò per matrimonio ai Fuchs von Fuchsberg di Appiano..
- la cappella della Santa Croce: narra la leggenda che, come ringraziamento per il felice ritorno a casa dal pellegrinaggio in Terra Santa, nel 1531, Hildebrand Fuchs fece costruire la Cappella della Santa Croce. Degen Fuchs II la fece dipingere. Il conte Carl Fuchs "il buon signore del Castel Giovo" la fece ristrutturare. La cappella fu consacrata il 3 maggio 1652.
- Chiesa Parrocchiale di San Leonardo (protettore dei carrettieri e dei trasporti) , nominata già nell'anno 1116, donata nel 1219 dall'imperatore Federico II all'Ordine Teutonico che fondò nel paese un ospizio che con il nome di Bruderhaus fu poi trasferito a San Martino. Una testa romanica in marmo del XIII secolo è infissa sullo spigolo nord-ovest a simboleggiare il demone relegato nei muri portanti.
L'altare maggiore neogotico con il Sacro Cuore, il pulpito è in stile Biedermeier. Fonte battesimale di Andreas Hofer in marmo bianco. Preziosa pittura murale sopra la porta della sagrestia, con i 14 Santi ausiliatori (1750).
- Quattro Masi dello Scudo (o Masi Scudati): Gomion, Happerg, Ebion e Buchenegg. Il più interessante è sicuramente il maso Gomion a 1 km direzione Passo Rombo. Visitabili solo dall'esterno.
- Il Cimitero Francese risalente all'epoca napoleonica si trova in fondo al paese. Una lapide ricorda i 230 soldati francesi morti nella battaglia nei pressi di San Leonardo nel 1809.
- La casa natale, Sandwirt, dell'eroe tirolese Andreas Hofer (1767-1810) con sala commemorativa.

San Martino Passiria

San Martino in Passiria si adagia sul cono di deiezione tra il Passirio ed il versante collinare leggermente ascendente di Matatz. Fa parte dei comuni che si collocano nel Parco Naturale Gruppo di Tessa, da dove partono lunghe escursioni e facili passeggiate (p. es. alla cascata naturale a Clava, 48 metri di altezza ).
San Martino, con le vecchie case della corporazione dipinte nel cuore del villaggio, la storica Scuola di pittura (1715-1845) , i sette "Schildhöfe", masi scudati, visitabili dall'esterno: Gereuth, Baumkirch, Kalm, Granstein, Haupold, Saltaus e Steinhaus (meritano attenzione soprattutto i masi Steinhaus del XIII secolo, simile ad un castello, sopra San Martino, ed il Saltauserhof, con costruzione merlata), è nota per la coltivazione di frutta nella parte meridionale del comune.

Rifiano - Riffian

Il toponimo del paese deriva, probabilemente, da Rufus che in epoca romana possedeva una fattoria dove si coltivava la vite.
Fu luogo di pellegrinaggio per la venerazione di una sacra immagine della Pietà. La leggenda racconta che un contadino vide una luce provenire dal fiume Passirio. Insieme ad altri contadini andò a vedere cosa fosse e trovò un immagine della Madonna. Decisero quindi di erigere una Cappella in quel punto. Durante i lavori ci furono vari incidenti, fino a che un gruppo di uccelli indicò loro il cimitero della chiesa parrocchiale. Qui fu quindi costruita definitivamente la Cappella dedicata alla Madonna.
La chiesa, nominata già nel 1310 è stata barocchizzata dai fratelli Franz e Andreas Delai nel 1665/67. Fu decorata nel 1415 dal maestro Wenzeslaus. All’interno della cappella, tanto le riquadrature della volta quanto le pareti, sono completamente affrescate. Grazie agli affreschi datati della cappella si sa che la Pietà di Rifiano e il pellegrinaggio risalgono almeno al 1415.

Caines . Kuens

Caines-Kuens è un piccolo comune che si trova all'inizio della Val Passiria ed è un ottimo punto di partenza per escursioni in Val Sopranes ed al Parco Naturale del Gruppo Tessa.
La chiesa parrocchiale del paese fu costruita in tempi romani ed è dedicata a San Maurizio e a San Corbiniano.
Secondo la leggenda, la chiesa precedente fu eretta proprio da San Corbiniano, vescovo di Frisinga nell'VIII secolo, in onore di S. Valentino e S. Zeno. La prima testimonianza risale al 1191; al primo edificio romanico appartiene ancora la navata a cui nel XIV secolo fu addossato il coro poligonale gotico. L'altare a portelle e il pulpito sono neogotici; opera di Josef Meraner, ebanista di Chiusa, e Matthias Pussjaeger, scultore.

martedì 27 luglio 2010

Schildhofe

Gli "Schildhoefe" o "masi dello scudo" erano una peculiare istituzione giuridico feudale. Si trattava di una dozzina o poco piu' di masi rurali, i cui possessori godevano di particolari privilegi (simili a quelli della nobiltà) in cambio di determinati obblighi di prestazioni personali verso i conti di Tirolo.
I privilegi consistevano nell'esenzione dei tributi fiscali, nell'immunità della giurisdizione ordinaria, nella prerogativa di comparire armati in giudizio e in chiesa e nel diritto di caccia e di pesca.
Gli obblighi riguardavano essenzialmente il servizio in guerra con proprio cavallo, su richiesta del conte di Tirolo, al pari dei nobili.
Privilegi ed obblighi erano "ad personam" e a vita, ma divennero presto ereditari e legati al maso di famiglia che si distingueva, dalle comuni dimore contadine, per la sua costruzione in muratura, anzichè in legno, e con torre di avvistamento e difensiva.
Nel 1420, con il trasferimento della residenza principesca da Tirolo a Innsbruck, i masi dello scudo perdettero la loro principale ragione d'essere; spartizioni economiche e alienazioni patrimoniali ne compromisero la potenzialità economica e il prestigio, inoltre le riforme teresiane e giuseppine (Maria Theresia d'Austria e Giuseppe II) li privarono di tutti i privilegi, tranne quello relativo al diritto di caccia e pesca.
Alcuni masi dello scudo storici sono stati trasformati in eleganti e confortevoli alberghi.

Val Passiria


La val Passiria si trova tra le Alpi dell'Oetztal e dello Stubai, circondata da una incredibile ricchezza di bellezze naturali ed immersa in un territorio incontaminato nel ParcoNaturale Gruppo del Tessa. Il paesaggio è caratterizzato dai tipici masi di montagna e, nella popolazione, sono sempre ben radicate le tradizioni e le usanze locali.
Da San Leonardo Passiria si dipartono la statale 44 bis del Passo del Rombo (m. 2491) e la statale 44 del Passo del Giovo (m. 2099) che congiunge la valle con la città di Vipiteno.
Il torrente Passirio, che dà il nome alla valle, nasce dalle piccole Vedrette; i suoi affluenti sono il rio Monteneve, rio di Plan, rio di Vàltina, rio della Clava. Da ricordare le disastrose piene causate fra il XV e XVII secolo, dalla massa d'acqua del Kuemmersee (lago che si formava periodicamente a monte di Moso e, a seguito di frane, rompeva gli argini e precipitava a valle portando devastazione e morte fino alla città di Merano).
La valle fu colonizzata a partire dall'VIII secolo dai Baiuvari.
La popolazione della val Passiria è fortemente legata alla propria terra ed alle tradizioni. Contribuì a contrastare le truppe napoleoniche e bavaresi tra il 1805 e il 1809.