giovedì 17 novembre 2011

Unità del gruppo etnico - Einheit der Volksgruppe


In Sudtirolo molte persone considerano ancora l'unità del gruppo etnico (tedesco) come un bene irrinunciabile; e questo praticamente fin dall'inizio del regime fascista in Italia (prima, per es., erano presenti più partiti politici). Questa convinzione si basa su una buona porzione d'esperienza (il destino di altre minoranze ha mostrato come queste, se divise, possano essere più facilmente sopraffatte), ma può anche giocare un brutto tiro, perchè la compatezza e il conformismo, se considerati di per sè e svincolati dai contenuti, sono elevati a valore supremo, e ogni deviazione viene dichiarata dannosa e sanzionata dalal società perfino in modo violento.
La storia delle Opzioni è a questo proposito molto istruttiva e non a caso è stata semplicemente rimossa.
Là dove il pluralismo viene giudicato dannoso e l'omologazione è invece accettata senza battere ciglio, posso fiorire e svilupparsi tendenza autoritarie e totalitarie. Questo è precisamente ciò che è ampiamente accaduto in Sudtirolo da parte tedesca, come conseguenza della battaglia per la supremazia etnica: la politica, le associazioni, la vita culturale, i media, la Chiesa, le istituzioni sociali e in pratica tutti gli organismi dei sudtirolesi di lingua tedesca hanno servito la superiore causa dell'unità del gruppo etnico.
Soltanto da poco è potuto lentamente affiorare un certo pluralismo, anche perchè ci si sente più sicuri come gruppo etnico.
Ma è nell'altro gruppo linguistico, quello italiano, che adesso si comincia a notare un simile processo di unificazione, una stretto serrare le file che, come è sttao dimostrato dall'esperienza dei sudtirolesi di lingua tedesca, porta ad evidenziare il ruolo dei nazionalisti più risoluti.

(da Sudtirolo ABC di Alexander Langer)

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