Minnesang è la denominazione che il 'canto d'amor cortese' assume in ambiente tedesco, ad indicare la lirica nuova che si diffonde nel corso del XII secolo nell'Europa feudale e cavalleresca.
Prendendo a modello quanto era avvenuto nella Provenza dei trobadors, per oltre due secoli la nobiltà dell'Europa occidentale, e dunque anche quella delle regioni di lingua tedesca, si riconoscerà nella celebrazione del 'servizio d'amore' dell'uomo nei confronti della donna amata, 'servizio' che in tedesco si dirà Minnedienst.
"Minnedienst è l'educazione, la maturazione, l'elevazione, il controllo nella passione, il piacere nella rinuncia, l' elevazione nell'umiliazione del servizio, il ritrovamento di se stessi nell'autospoliazione." Di consegeunza la Minne non è amore, è un atto di conoscenza spirituale.
All'interno del Minnesang si possono identificare tre generi lirici: il Lied, cioè la 'canzone', lo Spruch, ovvero la 'sentenza' (Spruchdichtung, 'poesia sentenziosa'), e il Leich, che si potrebbe tradurre con 'sequenza'; tutti e tre sono caratterizzati dall'unione di testo e musica.
Per quel che riguarda la forma, il Lied è composto in genere da più strofe di uguale lunghezza e di uguale metro, lo Spruch da una strofa unica che può però far parte di una serie di strofe dallo stesso argomento, il Leich da una sequenza di strofe di diversa lunghezza che si ripetono.
Il periodo arcaico del Minnesang porta tradizionalmente il nome di 'Minnesang danubiano', giacché i primi centri della lirica cortese nei paesi di lingua tedesca furono in Baviera e in Austria, "da Ratisbona a Vienna".
Gli studiosi concordano nel far coincidere l'inizio del Minnesang con l'ascesa al trono di Federico Barbarossa (1152), e ne estendono il periodo arcaico ai vent'anni successivi a questo evento politico chiave.
Questa fase viene chiamata 'periodo svevo', poiché la maggior parte dei suoi protagonisti (Friedrich von Hausen, Heinrich von Rugge, Albrecht von Johansdorf) è riconducibile alla corte del già menzionato Barbarossa e di suo figlio, Enrico VI (1165-1197), egli stesso autore di liriche.
Il periodo cosiddetto 'classico' viene fatto invece iniziare intorno al 1190 e arriva a coprire il primo quarto del XIII secolo. Queste date corrispondono al periodo di attività poetica dei Minnesänger più importanti e più celebrati: Heinrich von Morungen, Reinmar der Alte e Walther von der Vogelweide.
La morte di Walther von der Vogelweide (1230?) chiude il periodo classico e segna l'inizio del periodo tardo, caratterizzato dal formarsi di due scuole opposte: la prima scuola, composta dai continuatori della tradizione instaurata da Reinmar e da Walther, ripropone in modo sempre più stereotipato forme e temi del periodo classico; la seconda, che ha in Neidhart il suo fondatore nonché il suo massimo esponente, introduce una nuova tematica che è stata denominata 'contadina' e 'anticortese'. Tra le due scuole sarà quella di Neidhart a imporsi e ad avere vita più lunga, sviluppandosi fino alla fine del Medioevo. La seconda metà del XIII sec. e ancor più la prima metà del XIV vedono tuttavia un progressivo declino del Minnesang, della cui ultima stagione è protagonista Oswald von Wolkenstein (1376/1378-1445).
A chiudere la plurisecolare tradizione del Minnesang, offrendone una personale interpretazione, è Oswald von Wolkenstein. Su nessun altro autore della letteratura tedesca medievale possediamo altrettante informazioni, eppure non conosciamo la sua data di nascita esatta. Oswald, che dovrebbe essere nato tra il 1376 e il 1378, era discendente della nobile famiglia tirolese dei Villanders, dal cui castello di Wolkenstein in Val Gardena prese il nome.
A dieci anni ‒ è lui stesso a raccontarlo nella celebre canzone Es fügt sich, do ich was von zehen jaren alt ('Avvenne, quando avevo dieci anni') ‒ lasciò la casa paterna per "vedere il mondo", verosimilmente in qualità di paggio di un cavaliere. Rientrò in Tirolo nel 1400, dopo la morte del padre, evento che diede inizio a un lungo e doloroso conflitto per l'eredità e per il possesso di un castello, a causa del quale Oswald fu più volte imprigionato e perfino torturato ad opera dei suoi avversari.
Dopo un pellegrinaggio in Terrasanta (1409-1410), Oswald von Wolkenstein iniziò un'intensa attività politica e diplomatica che lo portò a partecipare al concilio di Costanza (1415) e ad entrare al servizio dell'imperatore Sigismondo di Lussemburgo, per incarico del quale si recò in Portogallo. Nel 1417 sposò Margarethe von Schwangau. Nel 1432 commissionò un secondo manoscritto delle proprie canzoni (il primo da lui commissionato risale al 1425), in apertura del quale Oswald fece apporre il proprio ritratto, miniato da un pittore italiano.
Morì a Merano il 2 agosto 1445 e fu sepolto nel monastero di Novacella presso Bressanone.
Un'analisi approfondita dell'opera di Oswald von Wolkenstein rivela peraltro inconfutabilmente la sua straordinaria conoscenza di tutta la tradizione poetica medievale, i cui tipi più diversi egli riprende, reinterpreta, rinnova. Lo stesso carattere personale, prima ancora che esemplare, del suo Minnesang è in ogni caso indiscutibile, il che giustifica la posizione di chi ha visto in lui tanto il culmine quanto la conclusione di un'epoca della letteratura.
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