mercoledì 14 settembre 2011

Duomo di Bressanone


Il Duomo di Bressanone è dedicato a Santa Maria Assunta e San Cassiano ed è la cattedrale della diocesi di Bolzano-Bressanone.

La parte più antica ha origine intorno alla metà del X secolo quando la sede vescovile fu spostata da Sabiona a Bressanone. Le reliquie di San Ingenuino furono traslate da Sabiona a Bressanone nel 963 e quelle di san Cassiano nel 991.

Dopo l'incendio del 1174 le tre navate furono voltate e articolate da un transetto sporgente e da un tiburio all'incrocio della navata maggiore con il transetto. A seguito di un altro incendio fu riconsacrata nel 1274. Sei cappelle furono erette nel tardo medioevo dedicate a: tutti i Santi, S. Caterina d'Alessandria, ai Re Magi, al SS. Redentore, a S. Cristoforo e a S. Osvaldo. Le ultime due furono costruite tra il 1400 e il 1407 per volere del nobile poeta Oswald von Wolkenstein. Sostanziali modifiche all'edificio furono apportate dal cardinale Nicolò Cusano, vescovo di Bressanone dal 1450 al 1464, quando un'abside gotica fu costruita la posto di tre antiche absidi romaniche.

Nella prima metà del XVIII secolo il principe vescovo Kaspar Ignaz von Kunigl decise di erigere una nuova costruzione, incorporando parzialmente le strutture murarie romaniche. Il rpogetto fi di Giuseppe Delai di Bolzano ma poi furono continuati da due sacerdoti diocesani Franz de Paula Penz e Georg Tangl. I lavori finirono nel 1758 e fu consacrato dal principe vescovo Leopoldo von Spaur.

I due campanili, romanici nella parte inferiore, con bifore e trifore gotiche, hanno acquistato l'aspetto odierno tra il 1610 e il 1613. Quello settentrionale fu ricostruito su progetto dell'architetto di corte del principe vescovo von Spaur, Hans Reichle di Augusta (atore della maggior parte delle statue in terracotta del cortile del palazzo vescovile, mentre il secondo campanile fu modificato da Giuseppe Delai.

La facciata tra i due campanili ha una grande finestra rotonda. L'atrio, adossato alla facciata nella parte inferiore, è in stile neoclassico ed è sormontato dalle statue dei SS. Cassiano, Ingenuino e Alboino - patroni della diocesi - opera classicistica di Jakob Pirchstaller di Stilves.

L'interno del Duomo ha acquistato lo stato attuale con i rifacimenti settecenteschi. La trasformazione barocca è legata al progetto del bolzanino Giuseppe Delai (1745-1746). L'interno a volta cilindrica, con gli imponenti pilastri in marmo e il cornicione in grigio stucco unisce il barocco lombardo con la preziosità del barocco austriaco e bavarese. Zoccolo, pilastri e fregio sono rivestiti in marmo di diversi colori: rosso della Rocchetta - serpentino verdi di Fundres e giallo di Brentonico, opera di Teodoro Benedetti di Mori (1693-1783), autore anche dell'altare maggiore e della balaustra del presbiterio, mentre i cornicioni e i capitelli sono degli stuccatori Anton Gigl della scuola bavarese di Wessobrunn e di Franz Hannibal Bittner di Spittal in Carinzia, ma attivo a Bolzano.

L'affrescatura delle volte, con soggetti tratti dalal vita di Maria e di S. Cassiano, fu eseguita da Paul Troger e dai suoi aiuti tra il 1748 e il 1750.

Altari: i primi due, a partire dall'entrata, l'altare di tutti i Santi e della Santa Croce, sono di Paolo Defant (1817) e le pale del tirolese Josef Schoepf (1798). I due seguenti, dedicati a S. Agnese e a S. Giovanni Nepomiceno, neoclassici, sono di Franz Faber e Teodoro Benedetti. La pala dell'altare di S. Agnese e di Cristoforo Unterperger mentre quello del martirio di Giovanni Nepomuceno è di Gian Domenico Cignaroli (1724-1793), famoso pittore veronese. Le statue laterali sono di Domenico Molin di Villa Badia (1691-1761). Seguono gli altari rococò di S. Anna e del Redentore, di Franz Faber con la pala di Cristoforo Unterperger, che dà una interpretazione settecentesca della Trasfigurazione di Raffaello.

Nel transetto di sinistra è l'altare di S. Cassiano, opera di Franz Faber con la pala di Paul Troger del Martirio del Santo. In quello di destra è l'altare dedicato al SS. Sacramento di Francesco Oradini (1699-1754), con la pala rappresentante la Madonna con S. Domenico e S. Caterina da Siena di Francesco Unterperger (1706-1776).

ALTARE MAGGIORE

Fu fatto erigere dal vescovo Kuenigl, in marmo a preziosi intarsi, è testimonianza dell'elaborata sintesi di archiettura, scultura e pittura. Opera di Teodoro Benedetti (1753), vicino al barocco romano, ha un tabernacolo ottagonale sormontatao dalla corona vescovile. Ai lati ci sono le statue dei SS. Pietro e Paolo e due Angeli dello scultore Domenico Molin. Nel tendaggio marmoreo è inserita la pala con la Morte di Maria di Michelangelo Unterperger, che costituisce una delle opere più belle, ispirata alla pittura veneziano per il senso del colore e del chiaroscuro.

(da: G. Conta, I luoghi dell'arte)

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