Le vaste superfici delle volte della navata principale, della cantoria, del transetto, del coro e della Sacrestiasdel Duomo di Bressanone, furono decorate a fresco da Paul Troger di Monguelfo tra il 1748 e il 1750 co i soggetti sul'Adorazione dell'Agnello mistico, del concerto di S. Cecilia con Angeli, di S. Cassiano, patrono della città, che dà lezione ai giovani e abbatte la statua di un idolo a Sabiona, dell'Assunazione di Maria in cielo, della lavanda dei piedi.
L'affresco della navata centrale, di oltre 250 metri quadri di superficie, costituisce una delle tappe più significative del barocco tirolese.
La composizione è da leggere dal basso il alto, per seguire la via che porta al Signore. Una spirale di nuvole, a partire da dove siedono i Santi rivolti ai fedeli, come una strada in salita giunge all'Agnello, simbolo della divinità, splendente di luce. Sotto le nuvole si addensano le ombre, dove la luce giunge è santita, vicinanza a Dio, che abbaglia in diversa maniera le 200 figure che nella scena si muovono. I colori sono chiari e quasi trasparenti, derivati dall'esperienza veneziana e soprattutto dallo studio del Piazzetta; la composizione di grande respiro si avvale degli artefici prospettici della scuola bolognese, romana e napoletana.
Grande successo ebbe il Troger a suo tempo, particolarmente a Vienna dove fu direttore dell'Accademia.
(da: I luoghi dell'arte di G. Conta)
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