lunedì 12 settembre 2011

Bressanone

Bressanone è la più antica città del Tirolo meridionale. La sua tradizione urbana è storicamente documentata fin dal 992, mentre la sua fondazione risale ai primi anni del X secolo.

Nel 901 il re germanico Ludovico il Fanciullo donava alla diocesi di Sabiona la curtem di Prichsna, il cui territorio comprendeva l'attuale centro storico di Bressanone e l'antico abitato di Stufles. In questa zona, che fino alla fine del XVIII secolo era nominata nei documenti come "Bressanone vecchia", doveva trovarsi il primitivo insediamento di Prichsna.

Agli inizi del X secolo l'acquisizione del vasto territorio nel fondovalle e la mutazione delle condizioni politiche consnetirono al vescovo di trasferire la sede della diocesi da Sabiona alla piana di Bressanone.

La scelta delluogo non è casuale. Come tutte le città di fondazione medievale Bressanone sorge in un punto strategico nella geografia delle comunicazioni, in grado di controllare direttamente i traffici lungo la strada del Brennero e l'incrocio con la Val Pusteria, che dopo gli anni delle invasioni barbariche vanno rapidamente riacquistando la loro antica importanza commerciale e culturale. Regolato il corso dei fiumi e bonificate le zone paludose, qui il vescovo fa costruire il suo castello e la cattedrale, con annessi il battistero, il chiostro, le abitazioni del clero e della corte e la Scuola del Duomo, accanto ai quali si sviluppa di lì a poco l'insediamento mercantile dei portici.

Il nucleo originario è ancora oggi riconosciuto nel quadrilatero definito a ovest e a nord dalle vie Bastioni Minori e Bastioni Maggiori, a est dalle vie Alboino e Hartwig e a sud da via Bruno. Ai quattro vertici si trovano le residenze fortificate die ministeriali vescovili: i Signori di Porta S. Michele, i Signori di Sabiona e i signori di Rodank e il castello del Capitano a sud ovest che controllavano l'accesso alla città. Sorgevano le quattro porte-torri: Porta Sole, Porta Sabiona, Porta S. Michele e Porta del Chiostro, attraverso la quale si accedeva direttamente all'antico complesso vescovile. Contemporaneamente all'erezione delle mura, accanto alla cattedrale, viene costruita la parrochiale di S. Michele.

Nel 1080 nel concilio convocato a Bressanone dall'imperatore Enrico IV avverso al papa Gregorio VII fu deposto quest'ultimo, ed eletto l'antipapa Clemente III.

A partire dal sec. XIII i suoi vescovi furono in continua lotta con i conti del Tirolo che, ottenuto il diritto di avvocazia sulle terre brissinesi, miravano ad affermarvi sempre più la propria autorità; tale lotta si concluse nel 1511 con il riconoscimento della supremazia territoriale dei conti del Tirolo.

In epoca gotica sorgono a Bressanone e negli immediati dintorni numerosi castelli e case patrizie. Nonostante tutta una serie di fattori negativi che investono la città (lotte interne nel 1429, la rivolta dei contadini del 1525, gli incendi del 1444 e 15332, la pestilenza del 1512 e l'innondazione del 1520) il '400 e il '500 sono secoli di intenso sviluppo sociale ed economico. E' in questo periodo che i traffici commerciali tra Venezia ed Augusta vivono il loro momeno di massima espanzione che si riflette positivamente anche sull'economia brissinese.

Nel 1525 la capitale del principato vescovile è una delle centrali ideologiche della Controriforma e di repressione della rivolta contadina.

Nel 1604 viene emanato il nuovo codice dei diritti civili, il quale affianca al sindaco un consiglio di 12 membri eletti tra i cittadini. A questo clima di rinnovamento corrisponde sul piano politico sociale un periodo molto difficile e doloroso.

La guerra dei Trent'anni (1618-1648) e quella di Successione Spagnola (1701-1714), oltre agli inevitabili passaggi di truppe, violenze erazzie, portano a Bressanone anche ripetute pestilenze. Non meno drammatiche sono le alluvioni.

Durante la prima campagna d'Italia di Napoleone, nel 1797, la città fu occupata per breve tempo dalle truppe del gen. Joubert; nel 1803 il principato vescovile fu secolarizzato e annesso al Tirolo e successivamente, nel 1806, passò alla Baviera. Nel 1814 la città e il territorio furono assegnati all' Austria; nel 1918, alla fine della prima guerra mondiale, fu occupata dalle nostre truppe e poi assegnata all'Italia.

(tratto da: I luoghi dell'arte di Gioia Conta)

Nessun commento:

Posta un commento