sabato 11 febbraio 2012

Chiesa del Calvario o del Santo Sepolcro


particolare: sullo sfondo del rosone veduta di Bolzano

 
Questa chiesa si trova sull'estremo sperone roccioso del Virgolo, chiamato anche Monte Calvario, ed è visibile da ogni parte della città.
Nel XVII secolo, su iniziativa dei Francescani e dei Cappuccini, nel Tirolo, si diffuse la devozione della Via Crucis. Si intrapresero pellegrinaggi in Terra Santa che avevano come  momento culminante la visita al S. Sepolcro a Gerusalemme. L'entusiasmo dei pellegrini era talmente grande che molti di loro, rientrati in patria, si impegnavano al massimo per erigervi una Via Crucis o una chiesa del S. Calvario.
E' quanto fecero alcuni cittadini di Bolzano al loro ritorno dalla Terra Santa: "erigere assieme in santo zelo una cappella del S. Sepolcro nella stessa forma presente a Gerusalemme": tanto più che si offriva a tale scopo una posizione ideale lungo il versante occidentale del Virgolo. 
La costruzione fu promossa dal padre cappuccino Franz von Seyboltsdorff, grazie e alla donazione del terreno da parte di Josef Friedrich von Kuepach di Castel Flavon.

La via che dalla città sale alla chiesa è intervallata da sette cappelle. Completamente distrutte dai bombardamenti della II guerra mondiale, esse furono ricostruite e dotate di immagini. Le figure molto espressive costituivano le scene della Passione, ora sono sitemate nei passaggi laterali della chiesa del Calvario.
La prima pietra di questa chiesa fu benedetta l'8 luglio 1683. L'edificio doveva assumere la forma di una croce sormontata da una cupola, secondo il modello di una basilica con pianta a croce greca.
La costruzione venne eseguita dagli architetti bolzanini Pietro e Andrea Delai, la prima pietra venne benedetta l'8 luglio 1683. Gli stucchi ornamentali sono di Stefano Conseglio, mentre i pittori Johann Hueber (che aveva studiato a Roma le prospettive di Andrea Pozzo) e Gabriel Kessler crearono gli affreschi.
La chiesa a pianta ottagonale con quattro cappelle in posizione frontale, matronei e balaustre in legno, è coronata da un tuburio ottagonale con lanterna.

Le tre grandi tele lungo le pareti del coro: Deposizione nel sepolcro - Unzione e Cristo negli inferi sono di Gabriel Kessler.
Nel contesto barocco soltanto l'altare maggiore risulta fuori stile: infatti fu costruito nel 1825 in forme neoclassiche. La pala rappresenta la Deposizione dalla croce, ed è uno dei capolavori di Alois Stadler, un artista della corrente romantico- nazarena.
Lo scultore in legno Georg Mair di Fiè nel 1685 creò quattro scene della Passione che si trovano a ridosso della graziosa balaustra lignea: derisione di Cristo presso Erode, Flagellazione, Pilato si lava le mani, Cristo e Barabba.
Nelle nicchie dei bracci della croce sono collocate sei preziose figure singole in stucco,opere dellos cultore lombardo Girolamo Aliprandi.
Di grande pregio artistico sono le due statue in pietra sull'altare laterale di sinistra, opera dell'artista itinerante dei Paesi Bassi Anton Lipari (1697). Del Lipari è anche la figura di Cristo con lo Zampillo d'acqua che si sprigiona dalla ferita del costato.
L'altare laterale di destra con il dipinto di San Vigilio di Gabriel Kessler, con le statue di San Corbiniano e San Ulrico, fa riferimento alle precedenti chiese erette in loro onore sul Virgolo.

Dietro al coro si trova il Santo Sepolcro, già progettato nel 1680 e mutuato da quello di Gerusalemme.


Il sacerdote e pittore Johann Hueber e il pittore Gabriel Kessler ornarono l'ampia cupola del santuario. Dietro al cornicione della volta si trova nascosta una scritta latina che tradotta recita: " Noi Johann Hueber e Gabriel Kessler abbiamo composto quest'opera a quattro mani e due pennelli, ma con un cuore ed un'anima sola; perciò nessuno saprà mai chi di noi abbia dipinto la tal cosa".


Nelle due nicchie a conchiglia le statue di re David e dell'Imperatore Costantino dello scultore Andrea Pelli, nelle altre i 4 Evangelisti di Gerolamo Aliprandi

Molto impressionante è il gruppo della Crocifissione sul Monte Calvario: gesù fra i due ladroni su un piccolo rilievo del suolo, e sotto il compianto sulla tomba di Gesù. Il gruppo è sempre opera dello scultore Georg Mair .


(da: Arte e Storia fra il Virgolo e Castel Flavon di Georg Schriffl, ed. Pluristamp)


























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