Con la costruzione del castello di Brunico e la contemporanea fondazione della città-mercato intorno al 1252, il vescovo Bruno di Kirchberg volle creare un punto forte per la difesa dei suoi possedimenti. Il nome della città è testimoniato per la prima volta in un docimento datato 23 febbraio 1256; il castello è nominato castrum Bruneke nel 1276.
Il primo nucleo del nuovo borgo consisteva nell'unica via "centrale", su cui si affacciavano i fronti di una novantina di case, per lo più a due piani, in pietra quello sottosrante e in legno quello superiore, con una tettoia antistante che veniva a formare un porticato continuo e con spesso una stalla nella parte retrostante. Le facciate erano articolate con sporti e decorate con affreschi ed insegne per le locande.
La costruzione delle mura, avviata già al momento della fondazione, fu incentivata dal principe vescovo Hans Sax nel 1305 con la concessione di un'esenzione fiscale per la sua ultimazione, la quale si concluse sotto il principato del vescovo Albert von Enn (1323-1336).
La prima chiesa eretta all'interno delle mura fu l'attuale chiesa di Santa Caterina.
Il borgo fu nominato città nel 1333 e divenne un punto di sosta lungo la trafficata via che dal Brennero proseguiva lungo la Pusteria sino a Venezia.
Nel 1723 un incendio distrusse gran parte della città e anche successivamente con gli incendo nel 1836 e nel 1850, oltre alla catastrofica alluvione del 1882.
Nel 1871 fu inaugurata la ferrovia che collegava la linea del Brennero da Fortezza a villach in Austria a a Marburg, l'attuale Maribor in Slovenia, che oltre ad una notevolissima importanza commerciale, attivò il flusso turistico nella valle e la nascita di numerosi esercizi alberghieri in città. Nel 1908 venne costruita la ferrovia da Brunico a Campo Tures (soppressa nel 1957).
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