Bruno von Kirchberg proveniva da una nobile famiglia, nei dintorni di Memmingen. E' probabibile che la parentela con lo zio Mainardo I Conte di Tirolo-Gorizia (la madre Berta era la sorella) frequentò il seminario vescovile di Bressanone.
Alla morte del vescovo di Trento Aldrighetto di Castelcampo (inizio 1247), li legato pontificio Pietro Capocci nominò, dopo lunghe trattative, Bruno von Kirchberg vescovo di Trento. Nel frattempo però un altro legato pontificio, il cardinale Ottaviano, aveva nominato vescovo di Trento Egnone di Appiano (Egno von Eppan). Dopo tre anni di trattative avviate dal papa Innocenzo IV si arrivò ad un accordo: Egnone di Appiano divenne Principe vescovo di Trento e lasciò la diocesi di Bressanone a Bruno von Kirchberg. Il vescovo Bruno si trovò così ad avere non solo l'ufficio di vescovo di Bressanone ma anche, in qualità di principe del Sacro Romano Impero, un reale potere temporale.
La diocesi di Bressanone aveva numerosi possedimenti in val Pusteria e per proteggerli da attacchi e saccheggi fece costruire la "rocca di Bruno" (castello di Brunico). Fece anche costuire una nuova residenza vescovile a Bressanone.
Nel 1265 Bruno strinse un'alleanza con lo zio Mainardo che si configurò quasi come ina completa sottomissione.
Prese parte al concilio di Lione e a quello di Wurzburg. Il 24 agosto 1288 morì e fu sepolto nel Duomo di Bressanone.
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