Le arti liberali , nel Medioevo, erano quelle attività dove era necessario un lavoro prettamente intellettuale, a fronte delle "arti meccaniche" che richiedevano lo sforzo fisico.
Durante la "rinascenza carolingia" (nell'Alto Medioevo) furono istituite numerose scuole (celebre la schola palatina voluta da Carlo Magno). In esse ricevevano un'istruzione i futuri burocrati che avrebbero riempito i ranghi dell'amministrazione carolingia; dovevano servire, insomma, a preparare al mestiere di funzionario, e la parola Arte era semplicemente sinonimo di mestiere, professione.
Se le prime scuole carolinge dovevano servire a preparare all'accesso alla carriera amministrativa (in un certo senso erano professionalizzanti), nel Basso Medioevo, con la fondazione delle Università, lo studio delle Arti liberali divenne preparatorio per l'accesso appunto a questi studi. Esattamente come avviene nei nostri Licei si cercò allora di offrire una preparazione a tutto campo nelle sette discipline ritenute fondamentali (le sette arti liberali) e cioè:
- la Grammatica, rappresentata con due figure con la testa chinata sui libri
- la Logica, rappresentata con una figura femminile coperta da un manto, che nasconde gran parte della figura stessa
- la Retorica, ha l'aspetto di una donna armata, una guerriera
- la Geometria, rappresentata da una figura femminile che reca un compasso ed una squadra
- l'Aritmetica, una figura femminile con un atavoletta con incise le cifre
- l'Astronomia, una donna che tiene un globo e un compasso
- la Musica, rappresentata da una figura femminile con uno strumento musicale o da personaggi maschili intenti a percuotere dei campanelli
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