martedì 16 agosto 2011

Chiesa di S. Maria del Conforto

SS. Dorotea, Caterina, Sigismondo, Antonio Abate e Leonardo
La chiesa risale presumibilmente alla metà del XII secolo, nel 1200 fu ingrandita verso ovest; nella seconda metà del secolo venne ceduta al monastero di Stams acquisendo una grande importanza.
La costruzione romanica ad aula aveva originariamente l'abside rettangolare, rifatta nel 1342 in forma poligonale nella parte superiore con un sistema di cuffie agli angoli. 

Ai lati dell'arco trionfale si aprono due nicchie, parzialmente rimaneggiate nel XIV secolo.
La decorazione affrescata all'interno è assai complessa. L'arco trionfale (parzialmente manomesso verso il 1630) e parte delle pareti contigue sono decorate con il ciclo affrescato più antico. Oltre agli affreschi eseguiti in epoca gotica, nel Settecento fu dipinta la volta.
Un motivo a meandro prospettico corre sulla sommità dell'arco santo alternato a scene di caccia (come si trova nella chiesa di Grissiano, Tesimo o nella cappella di castel Appiano). 
S. Erasmo e S. Nicolò

A sinistra sono alcune scene della Storia di Maria. Quella della morte, una delle meglio conservate, con gli Apostoli e Santi dai volti gravi ed intensi, il Cristo che tiene tra le braccia l'anima della Madonna. Nel Compianto degli Apostoli al sepolcro è rappresentata una montagna assai simile e quella di Grissiano.
Il ciclo affrescato, in cui bisogna differenziare due diversi artisti, autori ognuno di una delle due pareti, non ha precedenti nella nostra regione ed ha come diretto confronto l'arte orientale cristiana più che l'ambiente veneziano bizantineggiante.
Giudizio Universale, Chiesa S. Maria del Conforto a Merano
Il trionfo della Morte, Merano: chiesa S. Maria del Conforto

E' possibile che si tratti di un artista giunto dall'Oriente all'epoca delle Crociate; con la conquista di Costantinopoli nel 1204 dove si diffonde in Occidente di motivi bizantini come smalti e miniature. L'apporto degli stilemi bizantini fu assimilata nell'arte locale oltre che a S. Maria del Conforto alla chiesa di S. Giacomo a Grissiano e nella cappella del castel Appiano.

Il ciclo gotico sulla facciata esterna sud fu eseguito presumibilmente nel 1372, forse dopo il restauro che seguì una delle disastrose innondazioni che devastarono la chiesa. E' raffigurata una Crocifissione, i SS. Dorotea, Caterina, Sigismondo, Antonio Abate e Leonardo, S. Michele che pesa le anime dei defunti e il Trionfo della Morte, ripreso dalla cappella di S. Giovanni ai Domenicani di Bolzano ed infine i SS. Erasmo e Nicolò, protettori contro l'impetuosità delle acque.

(da: i luoghi dell'arte di G. Conta)

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