In occasione dell'apertura della Fiera di Primavera a Bolzano nel 1921, il maestro elementare Franz Innerhofer viene ucciso dai fascisti durante uno scontro tra manifestanti d lingua tedesca e le squadre d'azione fasciste.
Era il 24 aprile 1921 diverse centinaia di sudtirolesi sfilavano pacificamente in costume tradizionale nel quadro delle manifestazioni della Fiera di Bolzano.
Il maestro Franz Innerhofer di Marlengo/Marling, che aveva cercato riparo dentro il portone della Residenza/Ansitz Stillendorf con uno scolaro nel tentativo di salvarlo, veniva brutalmente assassinato sul posto dagli aggressori a colpi di pistola (all'interno del palazzo si trova una targa commemorativa)
La stessa sera del 24 la commissione sindacale sudtirolese proclamò uno sciopero al quale aderirono subito i ferrovieri e il giorno successivo i dipendenti delle Poste.
Nel pomeriggio i lavoratori si concentrarono oltre 10.000 persone sul Viehmarktplatz (ex piazza del Foro Boario) per manifestare contro le aggressioni fasciste. Ai convenuti parlarono i dirigenti operai del Deutscher Verband Franz Tappeiner, Carlo Biamino e Reut Nicolussi.
Il giorno seguente, martedi 26 i lavoratori si riunirono nella storica Casa delle Associazioni Sindacali nella Pichler-Gilmstrasse (rinominata nel 1928 Via Dante), decidendo di riprendere il lavoro dopo dopo il funerale di Franz Innerhofer. Ai funerali parteciparono lavoratori sia tedeschi che italiani.
Il 16 agosto 1923, dopo una provocazione ordita ad arte da membri fascisti, il sottoprefetto Bolis ordinava lo scioglimento dei sindacati liberi e la consegna dell'edificio sindacale ai fascisti.
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