Nel medio evo in Germania, sulle rive del Reno, in un piccolo monastero benedettino visse una monaca cagionevole di salute che coniugò scienza e fede studiando l'uomo e l'universo. Scienziata, filosofa, poetessa, musicista, cosmologa, mistica, guaritrice, linguista, profetessa, compositrice, chiamata santa ma mai canonizzata, Ildegarda nacque nel 1098 a Bermesheim in una nobile e numerosa famiglia renana e morì a Rupertsberg - presso Bingen - nel 1179, esattamente il 17 settembre come le era stato predetto.
Fin dall'età di 5 anni ebbe delle visioni soprannaturali che potè divulgare a 43 anni, dopo l'approvazione papale. Tali visioni si manifestavano quando era perfettamente in sè e, per trascrivere i contenuti, si avvaleva di collaboratori e collaboratrici (il più importante Volmar, soprannominato "il mio diletto figlio" la seguì per molti anni con fedeltà e precisione).
Creò la "Lingua ignota" composta da 23 lettere (vedi immagine riportata in alto) da lei utilizzata per fini mistici.
Trasferitasi nel monastero di Rubertsberg, da lei fondato nel 1150, si narra che facesse vestire sfarzosamente le consorelle, adornandole con gioielli, per salutare con canti le festività domenicali.
Nella sua visione religiosa della creazione, l'uomo rappresentava Dio e la donna idealmente personificava l'umanità di Gesù.
Fu spesso in contrasto con il clero della Chiesa cattolica; tuttavia riuscì a ribaltare il concetto monastico che, fino allora, era esclusivamente claustrale preferendo una vita di predicazione aperta verso l'esterno.
Dal 1159 al 1170 compì 4 viaggi pastorali nelle cattedrali di Colonia, Liegi, Treviri, Magonza, Metz e Werden dove tenne accalorati e coraggiosi discorsi.
Papa Eugenio III, nel 1147, lesse alcuni dei suoi scritti durante il sinodo di Treviri.
Ildegarda scosse gli animi e le coscienze del suo tempo, non ebbe timore di uscire dal convento per conferire con abati, principi, nobili, vescovi, sfidò con parole durissime Federico Barbarossa (fino allora suo protettore) quando egli antepose due antipapi ad Alessandro III.
Certamente, per l'epoca in cui è vissuta, Ildegarda di Bingen è stata una monaca controcorrente e anticonformista, studiando a lungo teologia, musica e medicina.
Ha lasciato alcuni libri profetici e filosofici oltre ad una notevole quantità di lavori musicali e trattati di scienze naturali.
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