martedì 19 ottobre 2010

Val Pusteria


La Val Pusteria fa parte della lunga serie di fratture (faglie) che dal torinese si prolunga fino alla Slovenia nota come Linea Periadriatica, cicatrice dello scontro tra il continente europeo con il promontorio africano di Apulia, avvenuto tra 80-30 milioni di anni fa, che portò alla nascita della catena alpina.
A nord la valle è affiancata nel primo tratto dal plutone granitico di Bressanone, quindi si inoltra nelle filladi quarzifere che la affiancano a destra e a sinistra e conferiscono alle cime la caratteristica forma rotondeggiante. Le valli sulla destra orografica (Val di Valles, Val di Fundres e Val Aurina) penetrano con le loro testate nella finestra dei Tauri.
A Valdaora la valle si apre dominata a sinistra dalle cime dolomitiche dei Colli Alti (Dolomia dello Sciliar) e a Villabassa dal Monte Serla (Dolomia del Serla) che specchia i ripidi fianchi orientali nel lago di Dobbiaco. A Dobbiaco la valle raggiunge la massima ampieza, dominato fino a San Candido dalla Croda dei Baranci (Dolomia dello Sciliar) e dal Monte Elmo, primo bastione metamorfico paleozoico delle Alpi Carniche.

CLIMA e RISORSE
Nella val Pusteria è assente la vite e la vegetazione submediterranea (roverella). Ciò è dovuto dagli inverni rigidi con venti freddi da Nord e da Est e da temperature estive più fresche. La valle è dotata di una lussureggiante copertura boschiva, di qui l'appellativo di "valle verde".
La coltura agricola principale è rappresentata dal granoturco e dalla patata. Molto sviluppate la zootecnia e la silvicoltura (pino silvestre, abete rosso ecc.)

ECONOMIA
Punti di forza la produzione del loden, la lavorazione del legno e alla produzione di acque minerali (fonti di S. Candido). Grande impulso ha avuto l'industria turistica concentrata nelle località più caratteristiche e soprattutto lungo i terrazzi morenici (Terento/Terenten - Falzes/Pfalzen - Riscone/Reischach).

CENNI STORICI
Il nome Pusteria risale all'unificazione della contea di Putrissa con i feudi di Mainardo I di Gorizia; il nome di Putrissa venne esteso fino al territorio di Lienz. Estinto il casato dei Gorizia, i loro domini passarono di proprietà a Massimiliano I, che restituì al Tirolo la contea della Pusteria con i confini che, ancora oggi, delimitano il Tirolo orientale dalla Carinzia.

COMUNI
Brunico/ Bruneck - Rio di Pusteria/Mühlbach - Vandoies/ Vintl - Chienes/ Kiens - San Lorenzo di Sebato/ St. Lorenzen - Perca/ Percha - Valdaora/ Olang - Monguelfo/ Enneberg - Villabassa/ Niederdorf - Dobbiaco/ Toblach - San Candido/ Innichen.

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