Schwabenkinder |
Il termine "Schwabenkinder" significa "bambini svevi" ma per molto tempo indicava quei bambini, provenienti da famiglie povere, che venivano comprati (al Kindermarkt) da famiglie abbienti per svolgere i lavori più umili e duri in cambio di:
una coppia di vestiti,
un paio di scarpe,
un cappello e,
talvolta, 1 o 2 monete d'oro.
Il mercato dei bambini (*) più importante si svolgeva nella città di Ravensburg - uno dei maggiori centri commerciali della Germania - che smistava anche 6.000 tra bambine e bambini dai 7 ai 14 anni, ma anche di soli 5 anni !
Molti bambini dell'antico Tirolo (soprattutto della Val Venosta ) attraversavano a piedi i passi di montagna innevati (200 km. in 7 giorni!), con pochi vestiti e scarpe inadatte. Venivano accompagnati da un adulto o, qualche volta, da un prete che aveva anche il compito di gestire l'intera trattativa.
Le bambine e i bambini lavoravano duramente dal 19 marzo (festa di S. Giuseppe) ai primi di novembre (festa di S. Martino) e poi ritornavano a casa.
Fino al 1921 i bambini erano esonerati dall'obbligo della frequenza scolastica per soddisfare le lobby che utilizzavano questa manodopera.
Nel 1908 ci fu una campagna di sensibilizzazione sulla stampa americana che paragonava il mercato dei bambini con il mercato degli schiavi negri.
Questa pratica fu abolita nel 1921!
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* Nel Sudtirolo, ai primi di febbraio, si svolgeva il Schlenggltag dove si assumevano i braccianti agricoli (bambine e bambini) per la durata di un anno.
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