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domenica 17 ottobre 2010
Chiesa di San Giorgio a Tesido
La chiesa di S. Giorgio appare su una biografia del beato Hartmann di Bressanone (1140-1164) che presenziò ad una disputa tra due fazioni avverse ed, una di queste, trovò rifugio all'interno della chiesa perchè molto solida.
Una prima menzione però è precedente; risale all'anno 861 quando il vescovado di Freising esplicita che, nella chiesa di S. Giorgio, si è tenuta una "seduta di tribunale" nella quale un uomo di nome Kagio affida le sue proprietà "lungo il torrente Tesito" al convento di San Candido. Un ulteriore conferma dell'antica datazione è venuta dai saggi di scavo effettuati nei pavimenti.
La chiesa è a pianta quasi quadrata, con abside semicircolare. In periodo gotico fu aperta a sud una finestra ad arco acuto. Anche la finestra dell'abside aperta verso est fu ampliata verso il XVII secolo.
La chiesa, originariamente, era suddivisa in due piani, creando così due absidi di cui una romanica e l'altra gotica. Come nell'architettura, anche nella pittura i due periodi si sovrappongono. Una iscrizione sulla parete ovest ricorda che la parte tardogotica irsale al 1498.
Nella semicupola dell'abside romanico si è conservata una rappresentazione della Trinità sotto forma di largo trono con sole e luna in mezzo in un arco a mandorla cinto dai simboli degli evangelisti provvisti di piccole ali, con nastri di iscrizione.
Nel 1459 il maestro Leonardo di Bressanone dipinse sulla superficie semicircolare una serie di santi con il segno della croce nel mezzo. A sinistra del semicerchio si trova la Madonna del mantello, San Martino, San Floriano, San Giorgio intento ad uccidere il drago.
Al posto d'onore centrale si può ammirare una croce vuota, sorretta da due angeli, e accanto i vari strumenti di tortura di Gesù.
Sulla destra della croce proseguono i santi con: San Sivestro, San Valentino, San Biagio che regge una candela, San Nicola, San Wolfgang con in mano una chiesa e una scure da carpentiere. Il nastro sopra le teste precisa i nomi dei santi, nonchè quello del committente Johannes Stadelherr e l'anno di realizzazione, il 1459 (l'iscrizione precisa che il dipinto fu completato il 7 settembre, vigilia della nascita di Maria).
Sulla parete dell'arco di trionfo, il maestro Leonardo di Bressanone, ha dipinto l'Annunciazione con l'arcangelo Gabriele a sinistra. Sul ripiano inclinato del leggio di Maria è poggiata la Bibbia aperta alle pagine con la profezia contenuta in Isaia, sulla Vergine che concepirà e partorirà il figlio di Dio. nello scaffale del leggio sono ammucchiati tre libri chiusi e tre gomitoli di lana di diversi colori.
All'esterno, accanto all'ingresso, è stato murato un affresco gotico a forma di sudario. Sulla parete meridionale esterna si nota una meridiana con cifre gotiche. Alla destra la superficie del muro è occupata da un affresco monumentale di San Cristoforo del XVI secolo.
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