"Se vuoi viaggiare veloce, viaggia da solo. Ma se vuoi andare lontano, viaggia in compagnia"
domenica 17 ottobre 2010
Nel Medioevo i mostri sono ovunque
I racconti e le rappresentazioni dei mostri (monstrum)/bestiari hanno ossessionato il Medio Evo. Sia l'uomo dotto che l'uomo analfabeta condividevano la credenza dell'esistenza dei mostri; il dotto li conosce attraverso i libri, l'analfabeta attraverso le rappresentazioni pittoriche e i sermoni nelle Chiese.
Del resto i mostri medievali sono il frutto di credenze antiche, da tradizioni orali, scoperte archeologiche interpretate secondo le poche conoscenze del tempo, dal Cristianesimo, da errori di copiatura, da libere interpretazioni, da fantasie personali, ecc.
Queste creature allegoriche si riferivano a razze umane, animali fantastici, piante sconosciute che nessuno usava contraddire perchè erano considerati presagi divini e perlopiù funesti.
Nel Medioevo i bestiari furono molto importanti perchè costituirono un repertorio di simboli utilizzati nella predicazione e nelle arti figurative del romanico e del gotico ma, l'uomo medievale, non faceva distinzione tra realtà e pura fantasia.
Per l'Occidente cristiano il centro del mondo era Gerusalemme e più ci si allontanava da esso si era più lontani dalla perfezione e, quindi, le condizioni ambientali erano più favorevoli ai mostri.
Nei resoconti dei viaggiatori venivano confermati di aver visto o sentito parlare dei mostri; infatti il Milione di Marco Polo fu considerato un falso!
Dutante i Medio Evo furono molti i missionari che si recarono in Oriente alla ricerca dei mostri per convertirli al Cristianesimo.
I mostri popolavano anche l'oceano con sirene (chiamate ancge donne-pesce), cavalli di mare, scrofe di mare ecc.
Il successo dei libri della Rowling che ci parlano delle avventure di Harry Potter deriva anche dalla presenza di mostri (mai rimossi!), come: il basilisco, il grifone, l'unicorno, l'ippogrifo, ecc.
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