Chiusa - Klausen fa parte dei "borghi più belli d'Italia", si stende ai piedi della rupe di Sabiona e deve il proprio nome allo stretto passaggio che viene a formarsi tra la montagna e il fiume Isarco.
Per questo motivo Chiusa diviene, nel medioevo, stazione doganale dei vescovi di Bressanone ed il confine naturale con il principato vescovile di Trento e successivamente con la contea del Tirolo.
Chiusa era un passaggio obbligato per chi transitava per la strada del Brennero, intorno al 1300 la dogana di Chiusa - con un'entrata di 500 marchi d'argento - era la città più ricca del principato vescovile brissinese. All'interno delle sue mura si trovava un banco dei pegni e di cambio. Nel 1323 viene istituito un tribunale e successivamente una scuola. Nella seconda metà del XIV sec. Chiusa diventa la terza città - Stadt (1308) del principato vescovile, dopo a Bressanone e Brunico.
Tra il 1350 e il 1550 Chiusa vive il suo momento di massima fioritura e ricchezza dovuta, non solo dalla sua dogana ma anche dallo sfruttamento minerario della valle di Tinne (monte Pfunder). Le miniere di piombo, argento e rame verranno chiuse nel 1908.
Con la costruzione della cinta urbana nel 1424 furono collocate tre porte d'ingresso: porta Bolzano - porta Bressanone e porta Isarco; quattro torri: la torre dell'Erba (Krautturm) a sud sopra la porta Bolzano, la torre del Sacrestano (Mesnerturm) sopra la porta Isarco, la torre Scuola (Schulturm) a destra della parrocchiale di Sant'Andrea e la torre Porta superiore (Turm vor dem oberen Tor) a nord.
Nel 1428 la città ottiene dal vescovo il privilegio di tenere due mercati annuali (maggio e settembre) della durata di 8 giorni. Gli artigiani e i commercianti si organizzano in 4 corporazioni: i fabbri, i falegnami, i conciatori e i tessitori (all'interno della parrocchiale di Sant'Andrea si trovano le insegne che accompagnavano le rispettive corporazioni nelle processioni).
A cavallo del XX secolo e fino all'inizio della I guerra mondiale ben 300 artisti soggiornano nella Kuenstlerstaedtchen Klausen, la "Città degli artisti"....
DA VISITARE:
- la parrocchiale di Sant'Andrea
- Museo di Chiusa, ex complesso conventuale dei Cappuccini, con il Tesoro di Loreto o tesoro dei Cappuccini (donazioni dei reali di Spagna Carlo II e la moglie Maria Anna di Neuburg al padre cappuccino Gabriel Pontifeser)
- chiesa degli Apostoli (all'interno si trova il plastico della città vecchia)
- la ex Dogana vescovile
- Castel Branzoll e Torre del Capitano
- Sabiona
- cantina sociale dei vini della val d'Isarco
- i Toerggelen d'autunno
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