domenica 20 giugno 2010

Val Venosta da scoprire


Il bacino della Val Venosta rientra nel sistema delle falde Australpine costituite da rocce metamorfiche che comprendono la Valle dell'Adige dal Passo Resia a Tel di Parcines assieme alle valli laterali. L'asse principale è costituita dal fiume Adige da Glorenza fino a Merano.
Da Tel di Parcines fino all'imbocco per la Val Senales si trova il Parco Naturale Gruppo di Tessa che, con i suoi 33.430 ettari, è il più grande dei 7 Parchi Naturali dell'Alto Adige.
Caratteristico è il contrasto con le valli laterali:
Vallelunga, Val di Planol, Val di Mazia, Val di Tubre, Val di Trafoi, Val di Solda, Val Martello e val Senales e con i ghiacciai del Gruppo dell'Ortles e Cevedale.
Il pendio (conoide) settentrionale sulla sinistra orografica della Val Venosta è chiamato Sonnenberg o Monte Sole, appartiene alle Alpi Venoste (con gneiss e scisti).
Sulla destra viene delimitata dal Monte di Tramontana con le filladi quarzifere della cresta del Martello.
Le cime più alte a Sonnenberg/Monte Sole sono: Cima di Tel/Zielspitze, m. 3000 - Cigot/Tschigat, m. 2998 - Similaun, m. 3597 - Pala bianca/Weisskugel, m. 3739 - Punta Vermoi/Vermoispitz, m. 2929 - Monte Zerminig/Zerminigerspitz, m. 3109.
Le cime più alte a ponente, Monte Tramontana/Noerderberg sono: Guardia Alta/Naturnser Hochwart, m. 2608 - Orecchia di Lepre/Hasenoehrl, m. 3257 - Cima Lasa/Laaserspitz, m. 3304.
La val Venosta gode di un cliama secco e con scarse precipitazioni, frequenti i venti che mantengono bassi i valori annuali della formazione di nuvole e di nebbie. Le precipitazioni in Val Venosta sono pari a quelle della Sicilia (450-600 millimetri all'anno) e quindi furono costruiti i Waalweg o "sentieri d'acqua". Si tratta di canali costruiti lungo i pendii, dai quali poi con le chiuse l'acqua veniva distribuita nei campi. Veniva assunta una persona, il Waaler, incaricata a controllare che la distribuzione dell'acqua venisse fatta in modo corretto, oltre alla relativa manutenzione dei canali. A dare l'allarme se qualcosa non funzionava era la "campanella" che, se non suonava con ritmo regolare, significava che qualcosa non andava bene, quindi, il Waaler provvedeva a ripristinare il servizion e a riparare il guasto.Il Waaler era davvero un personaggio molto importante! A volte questi canali erano lunghi anche 12 km. come, per esempio, quello di Marlengo. In tutta la Val Venosta ci sono ca. 180 km. di canali di irrigazione, oggi quasi tutti sostituiti da sistemi più moderni, ma utilizzate per bellissime passeggiate!

Le particolarità climatiche della Bassa Venosta si ripercuotono sulla flora; il Monte Tramontana, a sud, è coperto di boschi fin quasi al fondovalle, mentre Sonnenberg o Monte Sole sono aridi e brulli. In queste condizioni climatiche si è sviluppata la tipica flora della steppa: roverella, frassino, castano, la robinia, l'abete rosso, il pino nero e il larice. Questa vegetazione necessita di poca acqua ed ha profonde radici molto ramificate che mantengono le piante in buone condizioni.

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