martedì 18 maggio 2010

le belle residenze di via Rafenstein

La via Rafenstein va dalla funivia di S. Genesio fino al rio Fago e prende il nome dell'omonimo castello dei Signori di Sarentino (Castel Rafenstein costruito alla fine del XII secolo dal principe vescovo di Trento Friedrich von Wangen, distrutto e ricostruito nel 1270, ampliato nel 1500, nel XVII andato in rovina).
Inizialmente era l'unica via che collegava la val Sarentina e i masi di S. Giorgio, tutti del XI - XIII secolo, con il nucleo di Gries. Di particolare interesse è tuttora il maso "Fuchs im Loch", come conferma un documento del 1295 redatto alla presenza di 12 testimoni giurati, che stabiliva il pignoramento del vigneto per produrre il vino da messa. Il maso dispone di una sorgente che allora forniva l'acqua a tutta Gries.
Anche ponte S. Antonio (l'odierno fu eretto nel 1901) ha la sua storia: fungeva da confine tra il Comune di Gries e quello di Dodiciville, anche se allora non era una semplice passerella di legno.
Nelle vicinanze del ponte si trova la casa, ora ristrutturata, "Zum Steg", in passato meta di molti bolzanini per le merende o per passare una serata lieta. Proseguendo lungo il costone della montagna si incontra casa "Rottensteiner" del 1598, un maso antico con un bel vigneto, in passato residenza estiva dei Rosenthal.
Poco oltre, la stradina passa sotto il portico di casa "Kunig", antica quanto il vicino maso "Mauracher" del 1175, rinomata osteria. Lì accanto, nascosta da enormi cedri, spunta la cosidetta torre Druso o torre Troyenstein. Adiacente alla torre si erge la piccola chiesina di Sant'Osvaldo, nascosta dal parco della residenza "Troyenstein" che nel 1636 passò a Cyriak von Troyer che le diede il nome. Venne trasformata nel 1862 secondo lo stile Tudor.
Sull'altro lato della stradina troviamo Villa Fortuna, dove nel 1912 nacque lo scrittore e storico tirolese Franz Tumler (è morto a Berlino nel 1998).

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