venerdì 2 agosto 2013

Tirolo contro Venezia, era il 10 agosto 1487...

Tutto iniziò a Bolzano durante una fiera e di una" cricca guerrafondaia" capitanata da Gaudenz von Matsch che a quel tempo era al servizio di Sigismondo il Danaroso, il quale già dava segni di "poco" equilibrio mentale.


Nel 1487 Sigismondo il Danaroso, senza capire la reale portata di ciò che stava decidendo, si fece convincere a dichiarare guerra alla Serenissima.  Si  trattava di un piano concepito dal capitano della Contea Gaudenz von Matsch, che agiva in accordo con i duchi di Baviera e con un partito favorevole alla guerra presente anche nel Principato di Trento.

Il calcolo dei Bavaresi, che realisticamente prevedevano la sconfitta di Sigismondo, era quello di far precipitare la Contea in una voragine di debiti per spingere il conte a svendere i suoi possedimenti. L’obiettivo dei Trentini era quello di riconquistare parte dei territori persi nel corso del secolo XV e occupati da Venezia.



Le ostilità iniziarono con un atto totalmente arbitrario: 130 mercanti veneziani che si trovavano alla fiera di Bolzano furono imprigionati e loro merci, per un valore di 200.000 Gulden, confiscate. Il denaro serviva per assoldare 12.000 mercenari, ma l’utilizzo di mercenari si rivelò un calcolo errato. 

Le ostilità ebbero termine nel novembre 1487. Gli stati tirolesi, città in testa, intervennero d’autorità e costrinsero Sigismondo a concludere la pace. La guerra contro Venezia del 1487 contribuì in modo decisivo alla successiva destituzione di Sigismondo, che nella Dieta straordinaria del 1490 fu costretto ad abdicare.
Castel Pietra a Calliano



Castel Beseno

Nella battaglia perse la vita  il comandante delle truppe veneziane Roberto da Sanseverino d'Aragona (1418 - 1487), morto annegato nelle acque dell'Adige.


Con atto di riparazione il re Massimiliano I, divenuto anche conte del Tirolo, fece erigere nel Duomo di Trento un monumento al comandante delle truppe veneziane Roberto da Sanseverino d'Aragona.

Monumento dedicato a Roberto Sanseverino al Duomo di Trento

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