domenica 4 agosto 2013

Le Compattate

Le “compattate” del 1363 erano così gravose e umilianti per il principe vescovo di Trento (e anche spudoratamente menzognere, poiché si asseriva che al duca d’Austria spettava il merito di aver restaurato il principato vescovile di Trento “nel'antico onore, dignità e vantaggi) che si ritengono contraffatte.  Certo è che non furono più richiamate per avvalorare successivi documenti analoghi, nemmeno nelle “compattate” di appena due anni dopo, in seguito alla morte del duca Rodolfo.
Queste, senza dubbio autentiche, sebbene confermassero la restrizione territoriale del principato di Trento e l’invadente strapotere degli Asburgo (arciduca Alberto III di Asburgo), che più che avvocati si consideravano “signori” protettori, non contenevano clausole del tutto incompatibili con la dignità e i diritti sovrani del principe vescovo. 

Si trattava nel complesso di un’alleanza militare che riconosceva, in tempo di guerra, al conte nel Tirolo il diritto di far presidiare  dalle sue truppe castelli e capisaldi militari del principato vescovile.

Le "compattate" sancirono di fatto la fine del potere temporale dei principi vescovi.

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