mercoledì 3 luglio 2013

Anno 1363, chi uccise Mainardo III?

Fino al 31 ottobre 2013 è stata allestita una mostra di grandissimo interesse a CASTEL RONCOLO a Bolzano dal titolo:

ANNO 1363 - LA CESSIONE COATTA / TATORT TIROL
Una interessante rilettura della storia di Bolzano



650 anni fa, il 26 gennaio 1363, la contessa Margherita di Tirolo sigillò l'atto di cessione del Tirolo agli Asburgo, definendo in questo modo il futuro del Tirolo.


Ottobre 1362 Mainardo III, unico figlio di Margherita di Tirolo,  fugge in modo spettacolare dalla corte di Monaco, dove governava suo zio (appartenente alla casata dei Wittelsbach), che lo teneva sotto tutela contro la sua volontà.

Il 13 gennaio 1363 Mainardo III, appena ventenne  muore inaspettatamente a Castel Tirolo, dopo aver bevuto qualcosa di rinfrescante.

Questi avvenimenti scatenarono immediatamente delle speculazioni, poiché in molti erano convinti si trattasse di omicidio. Un crimine, quindi, è stato l'effetto scatenante della svolta avvenuta nel 1363. Se Mainardo III fosse vissuto, la storia dell'Alto Adige/Sudtirolo  sarebbe stata completamente diversa nei 500 anni a venire.

Chi sarebbe potuto essere l'omicida? 
E il motivo?
Ma soprattutto: Quali cambiamenti erano dovuti a questa morte improvvisa?

Il duca Rodolfo IV d'Austria, grazie al suo cancelliere senza scrupoli (vescovo Ribi) e al capitale ebreo approffitto della debolezza di Margherita per portare il Tirolo sotto il suo controllo. Falsificazioni di documenti, corruzione, ricatto e spionaggio gli spianarono la via verso il controllo del Tirolo.

Tirolo, terra di passaggio, di fondamentale importanza strategica, poichè il Brennero era l'unico passo che poteva essere valicato anche d'inverno.

Rodolfo IV creò un ponte tra le terre ereditate dagli Asburgo sul lago di Costanza e nel Reno superiore e le terre ad oriente dove si trovava Vienna e sul suo siggillo apparve l'aquila tirolese e la scritta DYROL.

Margherita di Tirolo

All' inaugurazione della mostra il curatore Helmut Rizzolli ha sottolineato che ".. senza la falsificazione di atti, ricatto e corruzione - ed il ricorrere all'omicidio non è da escludere del tutto - il Tirolo probabilmente non sarebbe passato agli Asburgo nel 1363. Rodolfo IV era molto abile nell'usare i suoi fondi finanziari, messi a disposizione dai "suoi" ebrei, al meglio per raggiungere i suoi obiettivi. L'anno 1363 era, grazie al duca austriaco, il punto di partenza per l'unificazione di una terra divisa tra Signori temporali ed ecclesiastici la cui popolazione era divisa in tre gruppi linguistici. Il luogo di questa svolta non era né Castel Tirolo, né Bressanone o Trento, ma l'importante città commerciale Bolzano che grazie alle sue fiere mercantili si trovava ad un incrocio tra due nazioni. Inoltre, il 1363 rappresentava una svolta per gli "usurai" fiorentini presenti a Bolzano da quasi un secolo. L'attività creditizia passò agli ebrei o a imprenditori locali come i Vintler di Castel Roncolo, che diventavano finanziatori importanti per i giovani Asburgo"

Oltre a uno degli originali dell'atto di cessione, che per la durata di questa mostra torna appositamente da Vienna nella nostra città, si potranno vedere un numero di documenti ed oggetti sconosciuti, come il cifrario che permette di decodificare degli atti segreti veneziani, e mostrare di seguito quanto la città lagunare osservasse gli eventi in Tirolo e quanto bene funzionasse il servizio segreto della Serenissima.

LA MOSTRA E' APERTA DAL MARTEDI' ALLA DOMENICA - DALLE ORE 10,00 ALLE 18,00

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