domenica 5 maggio 2013

Sansepolcro e Piero della Francesca


Si narra che la fondazione del borgo di Sansepolcro sia opera di due pellegrini di ritorno dalla terra santa: Arcano ed Egidio, i quali edificarono un monastero. Tra le ipotesi della nascita del borgo c'è anche quella in cui l'imperatore Corrado II concesse, all'abate del monastero, il privilegio di organizzare un mercato settimanale e una fiera annuale a settembre. Oggi, nella seconda domenica di settembre, si svolge il palio della balestra.
 Madonne, messeri, armigeri e sbandieratori, con gli eleganti costumi rinascimentali ripresi dai dipinti di Piero della Francesca creano una straordinaria atmosfera.
 
Nella cattedrale si possono ammirare importanti opere d'arte del Perugino e l'imponente crocifisso ligneo del X secolo detto del "Volto Santo".
Nel Museo civico di Sansepolcro (ex Palazzo dei Conservatori) sono custodite alcune opere di Piero della Francesca:
  • Il Polittico della Misericordia, commissionatogli dalla Compagnia della Misericordi nel 1445; composto da 23 tavole con al centro la maestosa e ieratica figura della Madonna che accoglie i fedeli sotto il suo manto.
Polittico della Misericordia, Sansepolcro




 
Crocifissione nel Polittico della Misericordia


Madonna della Misericordia
  • la Resurrezione, opera databile intorno al 1460. Cristo risorto emerge dal sepolcro con potenza, vittorioso sulla morte. Il critico d'arte inglese Layard definì il Cristo di Sansepolcro come "dotato di una maestà terrificante e non terrena nel contegno, nei grandi occhi fissi nel vuoto e nei tratti malgrado ciò distesi". E' noto che lo scrittore Huxley definì l'opera "la più bella del mondo" e che proprio questa definizione salvò la città di Sansepolcro dai bombardamenti inglesi (cap. Anthony Clarke) durante la II guerra mondiale.

    Resurrezione di Piero della Francesca




    autoritratto di Piero della Francesca nel dipinto Resurrezione









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