lunedì 11 febbraio 2013

Filioque

Lo Spirito Santo unisce il Padre e Il Figlio, particolare della pala di Boulbon, Louvre
L'espressione latina filioque significa "e dal figlio" e deve la sua importanza perché è stata inserita dalla Chiesa cattolica come un'aggiunta al Credo niceno-costantinopolitano, in riferimento allo Spirito Santo: qui ex patre (filioque) procedit, cioè "che procede dal Padre (e dal Figlio)". Tale aggiunta fu condannata come eretica dal patriarca di Costantinopoli e fu una delle ragioni del Grande Scisma.

La disputa sul filioque fu una delle ragioni dello scisma d'Oriente, addottata dal patriarca di Costantinopoli Fozio nel conflitto con il papa, ed è considerata come dottrina eretica dalla chiesa ortodossa. A Roma il filioque appare per la prima volta nel 1014 nella liturgia di incoronazione dell'imperatore Enrico II da parte di papa Benedetto II e fu aggiunto ufficialmente nel 1274 nel Secondo concilio di Lione, nel quale venne sancita una unione di breve durata fra oriente ortodosso e occidente cattolico. La disputa fu affrontata anche nel Concilio di Ferrara del 1438: qui i vescovi occidentali, come Luigi Pirano di Forlì, sostennero la legittimità della Chiesa di aggiungere chiarimenti o spiegazioni al simbolo.

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