mercoledì 9 gennaio 2013

Kurmittelhaus a Merano

l'antica piscina
 Negli ultimi decenni del 1800, l'amministrazione comunale della città di Merano, si rende conto dell'impellente  necessità di costruire un istituto fisioterapico all'avvanguardia con vasche di lusso, una piscina, bagni pubblici, docce, un bagno di vapore, oltre a metodi di trattamento del tutto nuovi come i bagni radioattivi, vibromassaggi, impacchi di fango, attrezzi ginnici ed altro.

Per lunghi anni il "Kurmittelhaus" o "Vecchie Terme" fu al centro di un dibattito cittadino e delle frizioni fra i comuni di Merano, Maia Alta e Maia Bassa, a quel tempo realtà autonome.
Alla fine il progetto fu realizzato dalla solo Amministrazione comunale di Merano che diede via ai lavori nella primavera del 1906 e in poco più di un anno vennero terminate.

Nel 1933 un geologo scoprì dell’acqua contenente radon sul Monte S. Vigilio. Nel 1940 l’acqua oligominerale di Monte S. Vigilio venne incanalata per la prima volta fino all’istituto fisioterapico. Il gas nobile in essa contenuto, il radon, si rivelò estremamente sano e benefico, e così giunsero a Merano ospiti sempre più numerosi. L’acqua si dimostrò particolarmente curativa nel caso di pazienti con problemi circolatori o con malattie delle vie urinarie, nonché disturbi respiratori e digestivi.

Il Kurmittelhaus si trova in via O. Huber ma dell'antico splendore restano poche testimonianze: l'edificio (ospita alcuni uffici comunali distaccati), la statua che si trovava al bordo della piscina (posizionata all'ingresso), alcune belle foto d'epoca esposte lungo le pareti dell'ingresso ed alcuni attrezzi ginnici dell'epoca. 


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