domenica 25 novembre 2012

Una imperatrice a Merano

Hermann Nigg, ritratto dell'imperatrice Elisabetta d'Austria
Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach  (Monaco di Baviera, 24 dicembre 1837 - Ginevra, 10 settembre 1898) nel 1854 sposò l'imperatore d'Austria Francesco Giuseppe.
Diede alla luce quattro figli: Sophie (1855- 1857) - Gisella (1856 - 1933) - Rodolfo (1858 - 1889) - Maria Valeria (1868 - 1924).

L'imperatrice Elisabetta arrivò a Merano la prima volta il 16 ottobre 1870, spinta dalla salute cagionevole della figlia Marie Valerie. "Sissi" e il suo seguito di ben 70 persone furono accolte in pompa magna dalla cittadinanza. Al suo arrivo a Castel Trauttmannsdorff l'imperatrice trovò ad accoglierla il padrone di casa, il cavaliere imperiale Moritz von leon, assieme alla moglie, nonchè una dlegazione di rappresentanti delle autorità cittadine. "Sissi" e il suo entourage alloggiarono nei castelli Trauttmannsdorff, Rametz e Rubein nonchè nelle ville Stadlerhof e Pienzenau.
Per l'occasione vennero posate delle linee telefoniche per collegare queste residenze alla città e le strade vennero risistemate e dotate di impianti di illuminazione. A Castel Trattmansdorff venne allestito un ufficio telegrafico collegato direttamente con Vienna e la gendarmeria locale venne rinforzata con sei uomini.
Salvo brevi interruzioni, Elisabetta rimase a Merano fino al 5 giugno 1871, quando lo stato di salute della figlia era sensibilmente migliorato, il che suggellò definitivamente la fama di Merano come luogo di cura di rilievo internazionale.


Castel Trauttmannsdorff

Lo stesso anno,e precisamente il 15 ottobre, Elisabeth tornò a Merano con la figlia Marie Valerie; questa volta la famiglia imperiale si stabilì a Maia Alta  a Castel Rottenstein, che era stato ristrutturato in previsione del suo soggiorno.
Arrivò con una corte di 61 persone e dal 27 gennaio al 6 febbraio 1872 e, qualche piccola interruzione, l'imperatrice si trattenne fino al 15 maggio 1872, mentre la figlioletta Marie Valerie era rimasta ininterrottamente a Merano, dove il 22 aprile 1872 aveva festeggiato il suo quarto compleanno.

Fu solo il 17 settembre 1889, nell'anno del suicidio (?) del principe ereditario Rodolfo, che l'imperatrice Elisabetta fece ritorno a Merano chiedendo che, a causa del suo grave lutto che l'aveva colpita, le venisse riservata un'accoglienza in sordina.
prima dell'arrivo dell'illustre ospite, Castel Trauttmannsdorff fu dotato di un collegamento telefonico con il posto di guardia della polizia cittadina. L'imperatrice e la figlia Marie Valerie arrivarono con un nutrito seguito: 16 persone per Sissi, 8 persone per la figlia, oltre al loro medico personale dott. Josef Herzl e ad altre 21 persone di servizio tra cui: cuochi, pasticceri, servitù e tappezzieri.

L'imperatore Francesco Giuseppe raggiunse la consorte e si trattenne dal 19 al 28 ottobre. 
Il 31 ottobre l'imperatrice era in procinto di partire  per fare ritorno a casa, ma un'alluvione aveva distrutto il binario alla stazione di Lana. Elisabetta decise allora di trascorrere la notte nel vagone imperiale in sosta alla stazione ferroviaria di Merano. La stazione venne letteralmente barricata e sorvegliata dalla gendarmeria e dalle autorità di sicurezza cittadina. 
Il giorno seguente le due signore poterono mettersi in viaggio alla volta di Vienna, assieme al loro seguito.

Nel 1897, l'anno precedente a quello della sua morte per opera dell'anarchico italiano Luigi Lucheni, Elisabetta arrivò a Merano in incognito il 15 settembre con un seguito di 1o persone e scese all'Hotel Kaiserhof. Si fermò 14 giorni, durante i quali fece lunghe passeggiate ed escursioni visitando i castelli del circondario.

(tratto da: Letteratura e villeggiatura, percorsi letterari a Merano a firma di emb)


statua di Sissi a Merano

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