mercoledì 31 ottobre 2012

Oberfinserhof a Novale di Laion, un maso da tutelare

Oberfinserhof, Erika Luhn, acquerello
Ad un edificio a torre, che in passato si ergeva isolato, è stata annessa ad ovest una grande casa d'abitazione; sulla facciata meridionale si leggono tuttora chiaramente le diverse fasi costruttive.
L'accesso avviene a monte attraverso ad una porta a tutto sesto. Sul lato nord è conservato un vecchio forno per il pane che era possibile caricare dalla cucina; le facciate presentano ancora i resti di profonde strombature o feritoie con cornice in pietra.
In origine la copertura del vasto edificio residenziale era in scandole, quella del fienile di paglia.
Di grande interesse è il fienile conservatosi come in originale, con porte e finestre tardogotiche incorniciate in pietra.
Oberfinserhof, Novale/Ried

Storia
Le notevoli dimensioni delle stanze, fanno supporre che il maso, dotato di fienile e torchio del vino, avesse un'importanza fondamentale per il signore fondiario ecclesistico. 
E' probabile che i  masi Oberfins, Unterfins, Valgschlier e Putz facessero parte del patrimonio iniziale dell'abbazia di Novacella (metà del XII secolo), sebbene il maso Oberfinser sia citato anche nell'urbario di Mainardo II del 1288.
Oberfinserhof, Novale/Ried, Laion

Nel 1292 un tale Hainraich Oberafuntz cede all'abbazia di Novacella due partes. In seguito il maso passò nell'urbario dei possedimenti domenicali detenuti a Bolzano dal convento di Santa Afra di Augusta che, insieme a Frisinga, possedeva i domini feudali più estesi a Laion.

(tratto dalla pubblicazione della Provincia Autonoma Bolzano-Alto Adige, Ripartizione Beni Culturali, 2008) 

Oberfinserhof, il fienile

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