domenica 28 ottobre 2012

Festeggiare i Santi e i Morti




La commemorazione dei Santi fu sancita nell'823 da papa Gregorio IV mentre la ricorrenza  dei defunti (il 2 novembre) si deve all'abate Cluny nell'anno 1000.


La scelta della data fu fatta coincidere con il Samhain, antica festa del capodanno celtico, su richiesta  dal mondo monastico irlandese.

L'antico capodanno celtico, di cui si sono conservate alcune tracce nella festa di Halloween (la festa dei morti),  durava dal 31 ottobre all'11 novembre  (San Martino/Samhain).
Samain  segnava l'inizio dell'anno agrario, la Natura entrava nella Stagione Scura (il lungo periodo invernale!); era il tempo per celebrare ciò che è sepolto nella terra; come i semi attendevano di trasformarsi in futuri raccolti, così i defunti attendevano sotto terra di rientrare nel ciclo vitale, le porte del Mondo degli spiriti si aprivano  e gli antenati entravano in comunicazione con i vivi in un generale rimescolamento cosmico che spinge ogni linfa vitale verso il basso mentre la terra gela ed entra nella morte apparente.


Ancora oggi in Alto Adige vengono praticati alcuni rituali di origine celtica legati al rapporto tra la Natura, gli uomini e i morti come per esempio:
  • lasciare un posto caldo vicino al fuoco e un piatto di zuppa caldo per i propri defunti
     per consolarli dell'esilio nel regno delle tenebre
  • donare una focaccia a forma di gallina o di coniglio o a forma di corona  ai propri figliocci o ai bambini.
  • ecc.

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