martedì 18 settembre 2012

Chiesa di S. Giovanni Battista e S. Marco a Lasa/Laas


particolare della chiesa di S Giovanni Battista


Quale indizio per risalire all’etá delle parrocchie sono validi i santi patroni; San Giovanni Battista é uno di quelli che appartiene al periodo tardo romanico.
Una chiesa consacrata a San Giovanni Battista esisteva giá ai tempi del primo cristianesimo delle zone alpine. Con la ristrutturazione della Chiesa nel 1974 si scoprirono, con sorpresa, resti di una precedente chiesa in marmo.

Le sue fondamenta portate in parte alla luce nella parte della navata romanica (oggi coro e abside) lasciano riconoscere una pianta a navata unica.


I resti delle mura scoperte risalgono, secondo un esperto d’arte, all' IX secolo e il ritrovamento di un frammento di bordo intrecciato in marmo conferma questa ipotesi.
Una testa in marmo ritrovata nei calcinacci la fa risalire persino al V/VI secolo. Questi ritrovamenti sono oggi visibili murati nell’arco trionfale della ristrutturata abside.
 
La  chiesa parrocchiale é stata quindi eretta su un antichissimo luogo consacrato al culto di epoca paleocristiana. Di conseguenza ci si é sempre piú sforzati ad abbellirla e a rinnovarla. 

Questi tentativi culminarono agli inizi del XIII secolo con la realizzazione di un edificio sfarzoso in marmo bianco


Dopo una radicale influenza gotica (1502) e una ripetuta ristrutturazione con l’ampliamento nel XIX secolo, del vecchio  edificio sono rimasti, come elementi testimoni dello stile romanico, solo il campanile e la rinnovata parte orientale con l’abside.


particolari della finestra
abside della chiesa di S. Giovanni
la testa ritrovata tra i calcinacci fa risalire la chiesa al V o VI secolo
Il basso rilievo sull'altare raffigura 3 Santi Martiri: S. Sisinio (diacono), S. Alessandro (ostiario) e S. Martino (lettore)




Reliquia di S. Sisinio
I SS. Sisinio, Alessandro e Martino provenivano dalla Cappadocia  e furono assassinati nei pressi di Trento (in Val di Non)  il 29 maggio 397. VVissuti nel IV secolo, i tre fanno parte della schiera di evangelizzatori giunti dalle comunità cristiane del Mediterraneo per diffondere il Vangelo in quella penisola che era un ponte naturale verso il continente. Inviati dal vescovo di Milano Ambrogio a quello di Trento Vigilio, furono arsi vivi davanti all'altare del dio Saturno
Le loro reliquie nel 1997, a 1600 anni dal martirio, hanno girato le parrocchie della diocesi di Trento ed una piccola reliquia è stata donata alla parrocchiale di Lasa.


Chiesa di San Marco 

Al lato sud della chiesa parrocchiale, vicino alle sponde dell’Adige, si trova una vecchia chiesa consacrata all’evangelista Marco, denominato brevemente San Marx. Risulta quale illustre testimonianza di architettura romanica ed é tra le quattro piú antiche chiese di Lasa che vengono per la prima volta nominate nel 1323. Probabilmente fu giá eretta nel XII secolo.

Attorno al 1150 sorsero in val Venosta numerose chiese di paese costituite da una navata rettangolare e un vano altare semicircolare, in muratura rustica strutturata con pietre spaccate. La regolare stratificazione é qui ancora ben visibile; alla base vennero usati grossi quadrati e in alto pietre piú piccole; sul frontone orientale si lasció libera una croce
 







Nessun commento:

Posta un commento