martedì 10 luglio 2012

Le Pioniere dell'alpinismo

Le donne hanno dimostrato il loro amore per la montagna fin dai primi anni dell’800. Henriette d’Angeville fu la prima alpinista della storia, anche se prima di lei alcune donne avevano raggiunto cime meno impegnative. Salita con la sua gonna larga, un lungo bastone e dodici tra guide e portatori, l’alpinista ginevrina raggiunse la vetta del Monte Bianco il 3 settembre 1838 a 44 anni di età!
L’impresa fu salutata da commenti galanti, ma anche da note sprezzanti che esprimevano non solo sorpresa, ma pure sbigottimento. Lo scienziato Marc Bourrit disse ad Hanriette d’Angeville al ritorno dalla sua fatica: “Oh! La belle chose qu’une belle femme sur le sommet d’une belle montagne!” (Oh! Che bella cosa una bella donna in cima a una bella montagna) – e una guida di Chamonix non mancò di affermare – “Sans doute, Mademoiselle, vous avez eu un grand mérite à aller sur le Mont Blanc, mais il faut convenire che le Mont Blanc en aura ben moins maintenant quel les dames y montent…” (Senza dubbio, signorina, voi avete avuto un grande merito ad andare sul Monte Bianco, ma bisogna convenire che il Monte Bianco ne avrà molto meno ora che anche le signore possono scalarlo).
L’alpinista scrisse un diario durante la scalata, il Carnet vert, illustrato da artisti contemporanei, ma pubblicato solo nel 1987, dove descrive anche il ricco quanto curioso corredo portato con sé in quell’occasione, sul tetto d’Europa. Il Monte Bianco non fu per lei che l’inizio, continuò a scalare per altri 25 anni e non fece meno di ventuno ascensioni di cui una invernale.
Nel 1863, a sessantanove anni, compì la sua ultima ascesa sull’Oldenhorn nei Diablerets.


Anche sulle montagne altoatesine alcune donne hanno contrinuito a scrivere la storia dell'alpinismo, per esempio sulle Odle. 
Tra le prime scalatrici delle Odle sono da ricordare Antonie e Toni Santner, moglie e figlia del più noto pioniere dell'alpinismo Johann Santner.
La Torre Kasnakoff (2437 m.), ai piedi della grande Fermeda, prende nome dalla baronessa Kasnapoff di Tiflis (Georgia), che nel 1913 ne effettuò la prima ascensione accompagnata dalla guida alpina Anton Zelger
La contessa Eva Fanny Bernhardine von Baudessin scrisse il libro "Sie am Seil" (Lei in cordata) del 1914, riguardo alla sua esperienza come scalatrice alla Regenburger Hutte.  

Eva von Baudessin, nata Türk, fu una scrittrice tedesca - nata a Lubecca nel 1869 e morta a Monaco di Baviera l'11 febbraio 1943). Scrisse anche testi ironici usando lo pseudonimo Bernhard von Brandenburg. Visse ad Amburgo fino al 1895, a Schlesswig fino al 1899, e nel 1906 a Dresda dove divorziò dal marito (ufficiale e scrittore tedesco). Nel 1908 si trasferì a Monaco di Baviera dove visse fino alla sua morte.


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