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Colombe che bevono, V secolo, Ravenna, Mausoleo Galla Placidia |
Quando
nel 313, l'editto di Costantino concesse ai cristiani la libertà di
culto, la Chiesa elaborò una propria liturgia e costruì edifici
destinati alle riunioni dei fedeli. Le
nuove costruzioni non presentavano caratteri innovativi ma sviluppavano
i tipi edilizi romani, privilegiando quelli che meglio si adattavano
alle nuove esigenze.
Il
modello architettonico non fu quindi il tempio pagano ma la basilica,
in origine destinata alle assemblee pubbliche, e il mausoleo
caratterizzato da un impianto centralizzato.
La
basilica si prestava ad accogliere numerosi credenti, cui erano
destinati spazi distinti: i catecomuni assistevano al rito dal
quadriportico, i fedeli dalle navate, le donne dai matronei, mentre il
presbiterio era riservato al clero.
La
pianta centrale era invece adottata nei mausolei e nei battisteri. I
costruttori guardarono all'arte romana anche per le soluzioni tecniche e
i caratteri stilistici: colonne, capitelli e architravi venivano
addirittura prelevati dagli edifici classici distrutti, mentre i mosaici
si distinguevano solo nel soggetto religioso della contemporanea
produzione profana.
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S. Floriano, Egna |
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San Vito a Tarces |
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