venerdì 22 giugno 2012

Kessler, Glantschnigg, Henrici, Knoller e Troger

Stephan Kessler, uno dei principali pittori tirolese del XVII secolo, ottiene la residenza a Bressanone nel 1644, dove è titolare di una bottega molto attiva e prolifica. Per creare le sue opere utilizza stampe che riproducono dipinti di artisti famosi - secondo una prassi molto diffusa già a partire dalla prima metà del '400. Predilige in particolare le opere di Rubens, uno dei più importanti pittori europei del seicento, contribuendo così a diffondere la conoscenza in ambito locale. I suoi tre figli: Gabriel, Raphael e Michael, furono anchessi pittori. A Gabriel Kessler si devono gli affreschi nella chiesa del Calvario sul Virgolo di Bolzano (1685).
Giuseppe Alberti opera soprattutto nel Trentino. Si forma artisticamente a Venezia e a Roma; tornato in Val di Fiemme apre una scuola di pittura a Cavalese dove avranno la loro prima formazione artisti molto importanti per la pittura barocca trentina e tirolese, quali Paul Troger, Johann Georg Dominilus Grasmair e Michelangelo Unterpergher
Verso la fine del 1600 Ulrich Glantschnigg, attivo tra il Sei e il Settecento,  porta a Bolzano alcune novità pittoriche apprese a Venezia, soprattutto nella pittura di genere.
Nel 1700 Carl Henrici, giunto verso la metà del secolo a Bolzano dalla Slesia, ottiene la residenza in città e la possibilità di esercitare l'attività artistica, avendo sposato la figlia di Mathias Twinger, titolare di una bottega di pittura. La pittura di Henrici è elegante e piacevole; lo stile rococò, di cui è un ottimo interprete, rispecchia pienamente  la società del tempo: svago, spensieratezza, lievità aiutano a non riflettere sul radicale cambiamento sociale in atto che culminerà nella Rivoluzione Francese del 1789. Carl Henrici dipinge temi sacri e profani, scene mitologiche e dis toria antica, ritratti, turcherie e cineserie. Molto probabilmente la necessità di dipingere le volte degli edifici, con il viso rivolto verso l'alto, e di sopportare la caduta negli occhi di minuscoli frammneti di intonaco, sono la probabile causa della sua cecità.
Molto diversa dall'Henrici è la figura di Martin Knoller: nato a Steinach inTirol, si forma inizialmente con Paul Troger - massimo esponente del tardo barocco sudtirolese - ma i successivi soggiorni in Italia e la scelta di vivere stabilmente a Milano lo fanno avvicinare al neoclassicismo, di cui diviene valido interprete.
Lo stile neoclassico, con il suo evidente richiamo all'antichità classica e pagana, non è però apprezzato nel Sudtirolo cattolico.  Nelle sue opere per Bolzano, Knoller utilizzerà pertanto un duplice registo stilistico: tardo barocco per la pittura religiosa (cchiesa abbaziale di Gries), neoclassico per la committenza privata (Palazzo Gerstburg a Bolzano).

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