Per
merito della sua capacità di adattamento e della perfetta organizzazione della
sua società la formica è la specie di insetto con il maggior successo
evolutivo. Qui trattiamo la grande formica rossa dei boschi. Una colonia di Formica
rufa può contare fino a due milioni di individui e perciò le colonie di
formica vengono spesso considerate veri e propri stati. E’ chiaro che in
presenza di un così alto numero di individui ognuno di essi ha determinati
compiti, che devono essere svolti con cura.
Tutte
le formiche del formicaio schiudono da uova deposte dalla stessa regina. Come
avviene ciò?
Dopo il letargo la giovane regina prende il volo e viene
fecondata da un maschio, che muore quasi subito dopo. La regina si cerca un
rifugio, depone le uova e cura le larve, finché queste si trasformano in pupe.
Le prime operaie l’aiutano ad allevare le prossime generazioni e così nasce una
nuova colonia di formiche.
Nella società delle formiche esistono tre caste: le
regine, le operaie e i maschi. La regina fonda una nuova colonia e depone tutte
le uova. Le operaie, tutte femmine, svolgono tutti gli altri compiti, e i
maschi fecondano, una volta soltanto, le giovani regine. La struttura corporea
di questi tre individui di formica cambia in funzione ai loro compiti: la
regina e il maschio possiedono ali per poter svolgere il volo nuziale. Invece
le operaie, nonostante non possano riprodursi, hanno comunque un forte istinto
materno, per cui allevano e curano le uova, le larve e le pupe della loro
regina. Nella complessa e ben organizzata società delle formiche ogni individuo
sa istintivamente quali compiti deve svolgere, affinché tutto l’apparato
funzioni senza attriti.
La divisione dei compiti è indispensabile
Le cacciatrici procurano il cibo.
Le tagliatrici lo riducono a bocconcini.
Le mungitrici di afidi sorvegliano e mungono le ”mandrie”
di afidi del formicaio.
Le soldatesse sorvegliano e difendono il formicaio.
Le costruttrici conservano e allargano le gallerie, i
sentieri e le camere del nido adibite all’allevamento della prole.
Le raccoglitrici procurano i materiali da costruzione.
Le pulitrici raccolgono i rifiuti e li depongono in camere
adibite a proposito oppure all’esterno del formicaio.
Alcune formiche hanno l’incarico di esporsi al sole per
poi ”trasportare” il calore così accumulato all’interno del formicaio.
Le portinaie sorvegliano le uscite e le entrate del
formicaio; attraverso la ventilazione esse regolano il clima interno del nido.
Insieme alle formiche adibite a ”radiatori viventi” le portinaie sono responsabili
della complessa regolazione climatica.
Gli
individui che hanno il compito di svegliare l’intero nido sono altamente
specializzati. Essi svernano negli strati più esterni del formicaio; all’inizio
della primavera, al momento
giusto, essi devono trasportare le altre formiche in
superficie per permettere a queste ultime di svegliarsi al caldo.
(da: Parco Naturale di Trodena)
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