venerdì 25 maggio 2012

le formiche rufe


Per merito della sua capacità di adattamento e della perfetta organizzazione della sua società la formica è la specie di insetto con il maggior successo evolutivo. Qui trattiamo la grande formica rossa dei boschi. Una colonia di Formica rufa può contare fino a due milioni di individui e perciò le colonie di formica vengono spesso considerate veri e propri stati. E’ chiaro che in presenza di un così alto numero di individui ognuno di essi ha determinati compiti, che devono essere svolti con cura.
Tutte le formiche del formicaio schiudono da uova deposte dalla stessa regina. Come avviene ciò?
Dopo il letargo la giovane regina prende il volo e viene fecondata da un maschio, che muore quasi subito dopo. La regina si cerca un rifugio, depone le uova e cura le larve, finché queste si trasformano in pupe. Le prime operaie l’aiutano ad allevare le prossime generazioni e così nasce una nuova colonia di formiche.

Nella società delle formiche esistono tre caste: le regine, le operaie e i maschi. La regina fonda una nuova colonia e depone tutte le uova. Le operaie, tutte femmine, svolgono tutti gli altri compiti, e i maschi fecondano, una volta soltanto, le giovani regine. La struttura corporea di questi tre individui di formica cambia in funzione ai loro compiti: la regina e il maschio possiedono ali per poter svolgere il volo nuziale. Invece le operaie, nonostante non possano riprodursi, hanno comunque un forte istinto materno, per cui allevano e curano le uova, le larve e le pupe della loro regina. Nella complessa e ben organizzata società delle formiche ogni individuo sa istintivamente quali compiti deve svolgere, affinché tutto l’apparato funzioni senza attriti.

La divisione dei compiti è indispensabile

Le cacciatrici procurano il cibo.
Le tagliatrici lo riducono a bocconcini.
Le mungitrici di afidi sorvegliano e mungono le ”mandrie” di afidi del formicaio.

Le soldatesse sorvegliano e difendono il formicaio.
Le costruttrici conservano e allargano le gallerie, i sentieri e le camere del nido adibite all’allevamento della prole.
Le raccoglitrici procurano i materiali da costruzione.
Le pulitrici raccolgono i rifiuti e li depongono in camere adibite a proposito oppure all’esterno del formicaio.

Alcune formiche hanno l’incarico di esporsi al sole per poi ”trasportare” il calore così accumulato all’interno del formicaio.
Le portinaie sorvegliano le uscite e le entrate del formicaio; attraverso la ventilazione esse regolano il clima interno del nido. Insieme alle formiche adibite a ”radiatori viventi” le portinaie sono responsabili della complessa regolazione climatica.

Gli individui che hanno il compito di svegliare l’intero nido sono altamente specializzati. Essi svernano negli strati più esterni del formicaio; all’inizio della primavera, al momento 
giusto, essi devono trasportare le altre formiche in superficie per permettere a queste ultime di svegliarsi al caldo.

Durante il letargo speciali formiche adibite a dispense viventi immagazzinano cibo nel loro gozzo per poter offrire subito una razione di cibo alle loro sorelle, appena queste si svegliano in primavera

(da: Parco Naturale di Trodena) 


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