giovedì 26 aprile 2012

Tullia Socin

La pittrice Tullia Socin (1907-1885) apparteneva a una famiglia originaria della Val di Non che si era insediata a Bolzano già nel 1870 con una fabbrica artigiana di fisarmoniche e strumenti musicali, fondata da Fedele Socin, nonno dell'artista. Nella famiglia Socin la cultura, e non solo quella musicale, era di casa, tanto che il ritratto del nonno, il "Klavierfabrikant", opera di Albert Stolz, affascinò sempre l'ancor giovane Tullia che, dopo aver frequentato l'Istituto Santa Maria di Bolzano e l'educandato delle Dame di Sion a Trento e conseguita la laurea a Grenoble, si iscrisse nel 1925 all'Accademia delle Belle Arti di Venezia. Allieva del maestro Vigilio Guidi, per Tullia Socin si aprì un mondo nuovo.
Conseguita la licenza di "pittore accademico" nel 1932 per la giovane artista bolzanina iniziò una lunga e fervida carriera artistica. Una carriera che la porta a Parigi e a Roma dove frequenta lo studio del maestro Bargellini. La sua produzione artistica diventa via via sempre più importante. La sua presenza alle più significative rassegne nazionali le consente di conquistare il consenso unanime della critica più qualificata. Si aggiudica nel contempo importanti premi quali il "Premio del Golfo" a La Spezia nella cui giuria siedono maestri del calibro di Guttuso, Casorati, Carrà. Furono gli anni del grande successo.
Tullia Socin a cavallo degli anni Quaranta dà inizio ad un periodo di "silenzio pubblico" dovuto alla tragedia della seconda guerra mondiale che ha visto la pittrice sfollata prima a Castelrotto e poi in Val di Non. Un silenzio artistico, il suo, che si protrae fino al 1945. Nel dopoguerra l'ispirazione della ricerca artistica della Socin è completamente diversa da quella che caratterizzò gli anni Trenta. Particolarmente feconda la parentesi torinese, accanto al marito, lo scultore Enrico Carmassi, fino all'evoluzione dell'astrattismo cosmico che caratterizzerà le opere della sua maturità.
Sue opere sono conservate oggi nei più importanti musei nazionali di arte moderna e contemporanea, quali la Galleria nazionale d'arte moderna di Roma, nonché in prestigiose collezioni private. Tullia Socin si è spenta nel gennaio 1995.



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