Il territorio a valle tra Bolzano e Laives, soltanto in minima parte bonificato, si
estendevano una foresta ed una palude che ricopriva quasi tutta la valle
fino alla confluenza dei due fiumi (Isarco e Adige). Questi, durante le stagioni delle
piene, allagavano la parte sud-orientale della zona, per cui si dovette
porre mano alla costruzione di argini ed incanalare le acque.
I lavori
iniziarono nel 1497 e successivamente, nel 1526, si diede inizio ad una
vera e propria opera di bonifica cominciando dai piedi della collina di
San Giacomo. Fu, però, grazie al personale interessamento
dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria che i lavori ebbero un forte
impulso con due grandi progetti:
- nel 1717 il piano di bonifica dopo la grande alluvione;
- nel 1777 il progetto dell'ing. Hubert per la costruzione di fosse per scolo e delle acque, che fuoriuscivano dall'Isarco e dall'Adige.
- verso il 1782 si iniziò a suddividere i terreni in appezzamenti da affidare alle famiglie contadine più povere, affinché cominciassero a coltivarne la terra.
Il progressivo lavoro di bonifica e, soprattutto, il lavoro dei contadini diede un decisivo sviluppo a tutta la vallata.
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