sabato 5 novembre 2011

Monumenti - Denkmäler


In Sudtirolo i monumnetri svolgono un ruolo molto importante: marcano la presenza, rafforzano la percezione dell'identità, in particolare quella di carattere etnico, eservono come strumento di contrapposizione.
L'esempio più eclatante, a questo proposito, è costituito dal monumento fascista alla Vittoria (1), che sorge presso ponte Talvera a Bolzano.
Ecco una piccola antologia di personaggi ai quali in Sudtirolo sono stati dedicati monumenti, nomi di strade, targhe commemorative e quant'altro fosse possibile utilizzare in funzione etnica:
Walther von der Vogelweide (2); Giuseppe Mazzini (al quale si rende sicuramente onore come spirito europeo, ma essenzialmente anche come pioniere del confine italiano al Brennero; caduti italiani e tedeschi - ovviamente divisi; gli attentatori degli anni sessanta Josef Kerschbaumer(3) e Walter Höfler; molti eroi del tempo di Andreas Hofer (4); carabinieri eroici; infine, non senza qualche imbarazzo, partigiani oppure vittime del fascismo o del nazionalsocialismo (beninteso che, in questo caso, ogni parte tende a onorare solo le vittime del proprio gruppo linguistico, vale a dire quelle causate dalla dittatura dell'altro).
I monumenti assurgono ad oggetto di frequenti e accese dispute nella battaglia verbale per la supremazia etnica e vengonos celti come spunto di partenza per feste e marce patriottiche. Rappresentano anche un bersaglio privilegiato per atti vandalici o attentati.

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(1) il Monumento alla Vittoria/Siegesdenkmal fu progettato dall'architetto Marcello Piacentini su commissione del regime fascista ed eretto nel 1926-1928, demolendo il monumento incompiuto dedicato ai Cacciatori imperiali austroungarici (Kaiserjäger).
(2) Walther von der Vogelweide(1170-1230). Il luogo di nascita del maggiore tra i poeti lirici in lingua tedesca del Medioevo è tuttora ignoto. Nell'800 si ipotizzò fosse il Vogelweiderhof a Laion/Lajen, presso la città di Chiusa, che divenne meta di molti artisti tedeschi. Nel 1889 fu inaugurata a Bolzano - al centro dell'omonima piazza - una statua in suo onore, già simbolo del pangermanesimo tirolese.
(3) Sepp Kerschbaumer (1913-1964) esponente di spicco e tra i fondatori del BAS/Comitato di liberazione del Sudtirolo, morì d'infarto in carcere, dopo che in alcune lettere inviate alla famiglia e alla SVP descrisse i maltrattamenti subiti dai detenuti sudtirolesi.
(4) Andreas Hofer (1767-1810), oste del Sandwirt in Val Passiria e comandate degli Schützen - combattenti per la libertà - martire ed eroe incontrastato del patriottismo tirolese.

(da ABC Sudtirolo di Alexander Langer)



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