La stazione romana di Sebatum è attestata nell'Itinerarium Antonini, un itinerario stradale romano che risale al III secolo d. C., insieme a quella Littamum (presso San Candido) nella strada per compendium, ovvero tronco di raccordo fra Aquileia e Vedidena (Wilten presso Innsbruck) nel percorso Verona - Augusta Vindelicum.
La strada imperiale che percorreva la Val Pusteria e congiungeva Aquileia all'alta val d'Isarco e al Brennero per raggiungere il limes danubiano, alla diramazione con quella della val Badia aveva qui il suo centro maggiore, a quanto risulta dai resti archeologici scoperti nel 1940. Si tratta del complesso archeologico più rilevate del Sudtirolo.
Oltre che stazione stradale Sebatum era certamente anche un centro commerciale e artigianale.
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